AmnestyNiger, molti bambini uccisi o costretti alle armi
SDA
13.9.2021 - 12:00
Un numero crescente di bambini viene ucciso o costretto a prendere le armi da gruppi armati nei conflitti che infuriano ai confini del Niger con il Mali e il Burkina Faso: lo afferma Amnesty International in un nuovo rapporto.
Keystone-SDA
13.09.2021, 12:00
13.09.2021, 12:16
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«Nella regione di Tillaberi, in Niger, un'intera generazione sta crescendo circondata da morte e distruzione», ha affermato Matt Wells, vicedirettore di Amnesty per la risposta alle crisi. «I gruppi armati hanno ripetutamente attaccato scuole e riserve e stanno prendendo di mira i bambini per il reclutamento», ha aggiunto in una dichiarazione.
Amnesty attribuisce la responsabilità delle violenze all'Isgs, l'Isis sahariano, e alle milizie islamiche Jama'at Nusrat al-Islam wal-Muslimin (JNIM), affiliato ad al-Qaeda.
Il rapporto di 57 pagine documenta l'impatto sui bambini del conflitto nel Tillaberi occidentale del Niger, una vasta area di 100.000 chilometri quadrati (38.000 miglia quadrate) ai confini del Mali e del Burkina Faso che ospita diversi gruppi etnici come Djerma , Fulani, Tuareg e Hausa.
Secondo l'organizzazione di monitoraggio dei conflitti Acled, citata da Amnesty, la violenza contro i civili ha portato a 544 morti legate al conflitto dal gennaio al 23 luglio di quest'anno, superando già le 397 persone uccise in tutto il 2020.
«I gruppi armati hanno ucciso più di 60 bambini nell'area dei tre confini del Niger nel 2021», afferma il rapporto, aggiungendo che l'ISGS, che opera principalmente al confine con il Mali, sembra responsabile della maggior parte delle uccisioni su larga scala.