Brexit Strasburgo dice addio ai britannici

ATS

29.1.2020 - 18:52

Il Parlamento europeo ha detto sì all'accordo di divorzio da Londra
Il Parlamento europeo ha detto sì all'accordo di divorzio da Londra
Source: KEYSTONE/EPA/SL LB

Strasburgo dice addio ai britannici.

Con un voto storico, il Parlamento europeo ha concluso la lunga maratona che tra due giorni porterà all'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea approvando a larghissima maggioranza l'accordo sul divorzio, con 621 «sì», 49 contrari e 13 astenuti.

Dopo quasi tre anni e mezzo, da quando è stato indetto il referendum, gli eurodeputati di Sua Maestà lasciano Bruxelles e Strasburgo. Adesso si apre la porta alla seconda fase dei negoziati sulle relazioni future fra Londra e Bruxelles.

A testimonianza di un momento anche simbolico, un vero e proprio rito di passaggio, Bruxelles si colora con bandiere europee e Union Jack britanniche e si emoziona nel dibattito che precede il voto.

Esultano i britannici del Brexit Party

Ad esultare, i britannici del Brexit Party, capeggiati dal loro leader Nigel Farage che in aula prima del voto, oltre ad aver mostrato fiero le sue calze con la Union Jack, si è augurato che la Brexit porti a un «dibattito in tutta l'Europa, una Europa che noi adoriamo, mentre odiamo l'Unione Europea», ha detto l'eurodeputato che in mattinata aveva paragonato il divorzio dall'Unione alla decisione di Enrico VIII di staccarsi dalla Chiesa di Roma.

Altro invece il coro da parte di tutte le altre famiglie politiche, a partire dal Partito popolare, Socialisti e democratici e Liberali che oltre a sottolineare il «momento triste», hanno indicato quale prospettiva seguire nei negoziati futuri. Toccanti gli interventi degli eurodeputati scozzesi che hanno deplorato questo momento sottolineando che la «Scozia è una nazione europea».

Dal commissario Paolo Gentiloni è giunto l'avvertimento a «lavorare per avere degli accordi che impediscano qualsiasi ripercussione economica negativa, consapevoli del fatto che, se ci saranno difficoltà, le ripercussioni negative saranno alla fine purtroppo più negative per il Regno Unito che per l'insieme dell'Ue».

E se il presidente del Parlamento europeo ha preferito la parola «arrivederci» rispetto all'addio, la presidente dell'esecutivo comunitario Ursula von der Leyen ha promesso ai deputati britannici che l'Ue non starà «mai lontana».

Intenso ed emozionate il momento subito dopo il voto quando gli eurodeputati si sono tenuti mano nella mano e hanno cantato una canzone tradizionale scozzese «Auld Lang Syne», nota come il valzer delle candele.

Cosa succede ora?

Domani il Consiglio, tramite procedura scritta, darà il via libera al divorzio, con un voto a maggioranza qualificata, mentre nella notte tra venerdì 31 gennaio e il primo febbraio le bandiere della Union Jack non sventoleranno più davanti alle tre sedi istituzionali del parlamento europeo.

Sono 73 gli eurodeputati britannici che lasciano i loro seggi che saranno ripartiti fra i restanti paesi, mentre una parte verrà congelata in vista di eventuali nuovi e futuri ingressi. Si passerà dagli attuali 751 seggi a 705.

Dei 27 seggi ridistribuiti tra diversi Paesi tre andranno all'Italia: a febbraio entrano nell'emiciclo Vincenzo Sofo (Lega), Sergio Berlato di Fratelli d'Italia e Salvatore De Meo per Forza Italia. A Strasburgo è atteso anche l'ex sottosegretario Sandro Gozi, eletto in Francia con la lista Renaissance del presidente Emmanuel Macron.

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