Criminalità L'ONU: «Da agosto 40.000 persone cacciate dalle loro case ad Haiti»

SDA

30.10.2023 - 15:56

Residenti in fuga dalle violenze nella capitale Port-au-Prince
Residenti in fuga dalle violenze nella capitale Port-au-Prince
Keystone

Circa 40.000 persone sono state costrette con la violenza ad abbandonare le proprie case ad Haiti, ha segnalato oggi l'agenzia alimentare delle Nazioni Unite, a seguito dell'aumento della criminalità nella nazione caraibica afflitta dalla povertà.

Lo sfollamento sta esacerbando «una crisi umanitaria già complessa, in cui quasi la metà del Paese si trova ad affrontare livelli acuti di insicurezza alimentare», ha rilevato in una nota il Programma alimentare mondiale (Pam) con sede a Roma.

Bande violente controllano aree del paese e la settimana scorsa le Nazioni Unite hanno avvertito di un aumento di uccisioni indiscriminate, rapimenti, stupri e attacchi in diversi quartieri in precedenza sicuri.

«Donne, bambini, anziani e altri gruppi vulnerabili stanno sopportando il peso di un brutale conflitto in cui dozzine di gruppi armati combattono per il territorio», ha affermato il Pam in una nota. Decine di migliaia di persone negli ultimi due mesi e mezzo sono state «cacciate dalle loro case... spesso fuggendo con solo i vestiti che indossavano», ha denunciato 'agenzia. «Questi recenti movimenti portano il numero totale degli sfollati in tutto il Paese a oltre 200.000», ha aggiunto.

Il Pam e i suoi partner da agosto hanno distribuito 550.000 pasti caldi da metà, ma i tagli ai finanziamenti hanno fatto sì che l'agenzia spesso sia stata in grado di fornire solo un pasto al giorno invece di due. «Abbiamo urgentemente bisogno di 136 milioni di dollari per soddisfare i bisogni degli haitiani più vulnerabili nei prossimi sei mesi», ha affermato Jean-Martin Bauer, direttore del Pam ad Haiti.

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