Chiesa cattolica Il Papa: «Non temo uno scisma, ma prego»

ATS

10.9.2019 - 21:41

Il papa ha risposto ai giornalisti nell'aereo che lo ha portato da Antananarivo (capitale del Madagascar) a Roma al termine del suo viaggio pastorale di una settimana in Africa.
Il papa ha risposto ai giornalisti nell'aereo che lo ha portato da Antananarivo (capitale del Madagascar) a Roma al termine del suo viaggio pastorale di una settimana in Africa.
Source: KEYSTONE/AP/ALESSANDRA TARANTINO

Gli attacchi del cattolicesimo conservatore degli Stati Uniti e i rischi di uno scisma, che lui dice di «non temere», pur pregando perché non ci sia, sapendo che a determinare tutto è ancora il Vaticano II, oltre alle infiltrazioni «dell'ideologia».

I pericoli della xenofobia, che è «una malattia, come il morbillo», e fa sì che «chi alza muri resti solo». L'allarme per l'ambiente e la deforestazione. I processi di pace che «vanno aiutati», perché «le guerre non risolvono niente».

Gli echi del viaggio in Mozambico, Madagascar e Mauritius, con la grande spinta vitale che ha visto nei rispettivi popoli. C'è tutto questo nell'ora di colloquio in volo di papa Francesco coi giornalisti, di ritorno dall'Africa.

«Il cammino nello scisma non è cristiano»

Alla domanda se tema uno scisma nella Chiesa degli Stati Uniti, il papa replica che è «il Vaticano II che ha creato queste cose, forse lo stacco più conosciuto è quello di (Marcel) Lefevbre, sempre c'è l'azione scismatica nella Chiesa».

Lo scisma «è una delle azioni che il Signore lascia sempre alla libertà umana: io non ho paura degli scismi, prego perché non ce ne siano, perché c'è la salute spirituale di tanta gente. Che ci sia il dialogo, che ci sia la correzione se c'è qualche sbaglio, ma il cammino nello scisma non è cristiano».

Secondo il pontefice, «uno scisma è sempre uno stato elitario, dall'ideologia staccata dalla dottrina, una ideologia, forse giusta, ma che entra nella dottrina e la stacca, e diventa dottrina, tra virgolette, ma per un tempo». «Per questo io prego che non ci siano gli scismi. Ma non ho paura».

«Per aiutare a che ciò non accada – dice -, io rispondo alle critiche, tutto questo lo faccio. Ma questo è uno dei risultati del Vaticano II, non è che questo papa o l'altro papa o l'altro papa... Ad esempio, le cose sociali che io dico sono le stesse che ha detto Giovanni Paolo II, le stesse, io copio lui. 'Ma il Papa è troppo comunista, eh', entrano delle ideologie nella dottrina, e quando la dottrina scivola sulla ideologia, lì c'è la possibilità di uno scisma».

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