Almeno un morto Paura a Londra, attacco con la katana nel metrò

SDA

30.4.2024 - 19:20

Mattina di paura e sangue in una stazione della metropolitana di Londra, nel sobborgo nord-orientale di Hainault, diventato teatro per 20 minuti di un attacco condotto da un 36enne armato di katana, l'affilata spada giapponese dei samurai, che ha usato per colpire indiscriminatamente chiunque incontrasse uccidendo un 14enne e ferendo altre quattro persone, inclusi due agenti di polizia, per poi venir finalmente fermato a colpi di taser dalle forze dell'ordine.

Keystone-SDA

L'aggressione all'arma bianca è iniziata molto presto, con la prima chiamata d'emergenza partita poco prima delle 7, e diverse volanti sono rapidamente accorse insieme alle ambulanze per un incidente la cui gravità era chiara fin da subito.

L'uomo in preda alla furia omicida prima a bordo di un van scuro è piombato contro un'abitazione di Thurlow Gardens, zona residenziale nei pressi della fermata della Tube (la metro londinese) di Hainault, a quell'ora già molto frequentata per i pendolari diretti al lavoro e i giovani studenti intenti a raggiungere le loro scuole.

Cercava qualcuno in particolare?

È sceso dal veicolo armato e come hanno riferito alcuni testimoni in un primo momento ha tentato di entrare nella casa, non si sa se in cerca di qualcuno in particolare che si trovava fra quelle mura.

Poi si è diretto contro le sue vittime inconsapevoli che passavano da lì, tre cittadini, e poi due agenti di polizia accorsi nel tentativo di fermare il suo raptus omicida, avvenuto fra le grida della gente terrorizzata come emerge dai video finiti sui social media, insieme alle foto dell'aggressore: un uomo alto, bianco, con indosso una felpa col cappuccio.

Escluso quasi subito il movente terroristico

Poco dopo il suo arresto è stato escluso dagli investigatori di Scotland Yard, almeno in base alle prime informazioni disponibili, il movente terroristico, scongiurando così il ripetersi degli attentati compiuti in passato da cosiddetti «lupi solitari» che colpivano alla cieca passanti e rappresentanti delle forze dell'ordine fra le vie della metropoli.

«Non crediamo che ci sia alcuna minaccia in corso per la comunità. Non stiamo cercando altri sospettati», ha dichiarato il vice comandante della Met Police, Ade Adelekan, una volta emersa la dinamica dei fatti.

Per il premier Sunak un caso «scioccante»

Dietro di sé però l'aggressore ha lasciato una scia di sangue: un ragazzino di 14 anni che non è sopravvissuto ai colpi inferti, due agenti ricoverati per aver subito «ferite significative» e due passanti che non destano particolari preoccupazioni.

Preoccupa invece l'intero Regno Unito questo nuovo caso di violenza a Londra, che lo stesso premier conservatore Rishi Sunak ha definito «scioccante». «Questa violenza non deve aver posto nelle nostre strade», ha aggiunto in un post sul suo profilo di X.

Ma continua ad averlo, nonostante il giro di vite lanciato contro la diffusione di coltelli dalla lama lunga e machete, per non parlare poi di una spada.

Prende posizione addirittura re Carlo III

Perfino re Carlo III è intervenuto tramite una nota sulle «scene orribili avvenute questa mattina ad Hainault» in cui il sovrano esprime solidarietà alla famiglia della giovane vittima e chiede di essere informato sulla tragedia.

Parole di sconcerto per quanto accaduto sono arrivate anche da ministri e leader politici, mentre il sindaco laburista di Londra Sadiq Khan si è detto «del tutto sconvolto».

La criminalità è davvero aumentata a Londra?

Proprio il primo cittadino, che a due giorni dalle elezioni amministrative del 2 maggio in Inghilterra e Galles appare certo di essere confermato per un nuovo mandato alla guida del municipio della metropoli, è stato più volte nelle ultime settimane preso di mira dalla candidata rivale dei Tory, Susan Hall, sulla percezione di insicurezza nella capitale.

Percezione a cui corrispondono i fatti: a Londra l'anno scorso gli attacchi all'arma bianca sono aumentati del 20% per un totale di 14'577 e ben 18 minorenni hanno trovato la morte nelle aggressioni con coltelli spesso condotte da coetanei.