Russia Ecco il piano russo per controllare la Moldavia entro il 2030

SDA

15.3.2023 - 17:14

Il primo ministro moldavo Dorin Recean
Il primo ministro moldavo Dorin Recean
Keystone

Il Cremlino vuole riportare la Moldavia nella sfera di influenza della Russia. Per farlo, ha elaborato una strategia per destabilizzare il Paese, prenderlo sotto il suo controllo politico e allontanarlo dai partner occidentali entro il 2030.

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A rivelarlo è un documento segreto di strategia interna dall'amministrazione presidenziale di Putin ottenuto da un consorzio di media, tra cui «Suddeutsche Zeitung» e «Yahoo News».

Un piano che rischia di incendiare le tensioni già alte tra i due Paesi, mentre gruppi filorussi in Moldavia fomentano le proteste contro il governo filo-occidentale e dopo che la presidente Maya Sandu ha denunciato che Mosca prepara un colpo di Stato a Chisinau.

Il testo, intitolato «Obiettivi strategici della Federazione Russa nella Repubblica di Moldova», proviene dalla stessa Direzione presidenziale per la cooperazione transfrontaliera che ha prodotto una strategia simile per annettere la Bielorussia entro il 2030, rivelata a febbraio.

Il piano è suddiviso in tre diversi ambiti

La strategia sulla Moldavia – riferiscono i media – è stata redatta nell'autunno del 2021 con il contributo dello stato maggiore russo e dei principali servizi di intelligence di Mosca: Fsb, Svr e Gru.

Come per la Bielorussia, il piano è suddiviso in tre diversi ambiti: i settori politico, militare e della difesa, il settore umanitario e quelli del commercio e dell'economia. Questi settori vedono traguardi specifici a breve (entro il 2022), a medio (entro il 2025) e a lungo termine (entro il 2030). L'obiettivo finale quell'anno è la «creazione di gruppi di influenza filo-russi stabili nelle élite politiche ed economiche moldave».

«Contrastare i tentativi di attori esterni»

Secondo il documento, la strategia si concentra sul «contrastare i tentativi di attori esterni (in primis Stati Uniti, Unione Europea, Turchia e Ucraina) di interferire negli affari interni della Repubblica di Moldova, di rafforzare l'influenza della Nato e indebolire le posizioni della Federazione Russa».

Prevede l'adesione della Moldavia all'Unione economica eurasiatica – la risposta russa all'Ue – e all'alleanza militare dell'Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva. Il piano prevede poi la «neutralizzazione» di qualsiasi azione del governo moldavo per espellere la presenza militare russa in Transnistria.

Mosca, secondo il documento, vuole inoltre la «neutralizzazione dei tentativi di limitare le attività dei media russi e filo-russi in Moldavia, la creazione di una rete di ong che promuovano lo sviluppo delle relazioni russo-moldave» e l'ampliamento delle opportunità per gli studenti moldavi di ricevere un'istruzione in lingua russa.

«Pur riconoscendo a malapena la Moldavia come stato separato, il documento tratta il Paese come un satellite su cui può esercitare controllo e influenza, mentre cerca di bloccare quella occidentale», ha commentato David Kramer, un ex funzionario del Dipartimento di Stato statunitense.