Migranti Rotta balcanica, riunione a Zagabria

ATS

22.1.2019 - 19:16

Immagine d'archivio
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Keystone

L'intensificazione della cooperazione e dello scambio di informazioni tra Croazia, Albania e Montenegro è stata al centro martedì a Zagabria di una riunione dei ministri degli Interni dei tre Paesi, che si trovano lungo la rotta migratoria balcanica.

I tre ministri hanno constatato che nel 2018 è notevolmente cresciuto il numero dei migranti rispetto all'anno precedente. La Croazia ha registrato un incremento del 70%, mentre in Albania si parla di una crescita di addirittura cinque o sei volte. Inoltre, è anche percepibile un cambiamento della struttura dei flussi, dato che nel 2018 gli arrivi hanno riguardato persone provenienti in prevalenza da Afghanistan, Pakistan, Iran e Iraq, circostanza che indicherebbe che si tratta di migranti economici e non di profughi.

"L'Europa è concentrata sulle due rotte migratorie mediterranee, che portano rispettivamente verso Italia e Spagna, ma la rotta balcanica è l'unica che attraversa prevalentemente la terraferma e per questo è anche quella che ha il potenziale di diventare la più massiccia", ha detto il ministro croato, Davor Bozinovic.

I tre ministri hanno concordato nel ritenere che l'unico modo per contrastare le migrazioni illegali e rispondere alla pressione dall'Europa occidentale di contenerle, sia una forte e intensa cooperazione tra i Paesi interessati. È necessario per questo che in tali processi siano inclusi anche i Paesi balcanici che non sono membri dell'Ue. Pertanto alla riunione è stato deciso che i tre Paesi faranno domanda congiunta per ottenere finanziamenti dell'Ue diretti a rafforzare le capacità di contenere e contrastare le migrazioni illegali.

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