Libertà di stampa Arrestato in Russia un giornalista Wall Street Journal

SDA

30.3.2023 - 12:55

Un giornalista americano del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, è stato arrestato a Ekaterinburg, in Russia, con l'accusa di spionaggio. Lo riferisce Interfax citando un comunicato dei servizi d'intelligence interni Fsb.

Il giornalista americano è stato arrestato a Ekaterinburg, quarta maggiore città della Russia situata nella regione degli Urali.
Il giornalista americano è stato arrestato a Ekaterinburg, quarta maggiore città della Russia situata nella regione degli Urali.
Keystone/AP/ANTON BASANAEV

Keystone-SDA

In un comunicato l'Fsb afferma che il giornalista, «agendo su istruzione della parte americana, raccoglieva informazioni coperte dal segreto di Stato sull'attività di una delle imprese del complesso industriale militare russo».

Gershkovich, regolarmente accreditato presso il ministero degli esteri, è accusato di spionaggio sulla base dell'articolo 276 del Codice penale, che prevede condanne fino a 20 anni di reclusione, ha precisato l'Fsb.

Il giornalista, i cui genitori vivono negli Stati Uniti ma sono originari dell'ex Unione Sovietica, ha 32 anni e parla russo. Prima di essere assunto al Wall Street Journal aveva lavorato per l'agenzia Afp e per la testata russa in lingua inglese Moscow Times.

Il Wall Street Journal si dice «profondamente preoccupato» per la detenzione del suo giornalista, afferma il quotidiano americano in una dichiarazione pubblicata dall'agenzia russa Tass.

«Preso con le mani nel sacco»

Quello di cui si occupava a Ekaterinburg il giornalista americano del Wall Street Journal che è stato fermato «non ha nulla a che fare con il giornalismo». Lo afferma sul suo canale Telegram la portavoce del ministero degli esteri russo Maria Zakharova.

«Purtroppo – aggiunge la portavoce – non è la prima volta che lo status di ‹corrispondente straniero›, il visto giornalistico e l'accreditamento vengono utilizzati da stranieri nel nostro paese per coprire attività che non sono giornalismo. Questo non è il primo noto occidentale ad essere ‹pizzicato›».

Uno scambio con dei prigionieri?

«Non si parla di sospetti, è stato colto in flagrante»: così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha commentato il fermo del giornalista americano del Wall Street Journal a Ekaterinburg. Lo riferisce Ria Novosti.

Peskov ha auspicato che gli Usa non compiano atti di rappresaglia per l'arresto del giornalista: «speriamo che ciò non avvenga, e non deve avvenire». Ad una domanda circa un possibile scambio di prigionieri con gli Usa che coinvolga anche il giornalista del Wall Street Journal Peskov ha risposto: «non ho alcuna informazione, non ho nulla da dire in proposito».

La domanda si riferiva a un possibile scambio con Serghei Cherkasov, un russo detenuto in Brasile e incriminato nei giorni scorsi negli Usa con l'accusa di essere un agente dei servizi d'intelligence russi.

Da parte sua il vice ministro degli esteri russo Serghei Ryabkov, citato dalla Tass, ha detto che la questione «non è ancora stata discussa».