Lo rivela il «Financial Times» La Russia addestrò la sua Marina ad attacchi nucleari in Europa

SDA

13.8.2024 - 11:49

I documenti includono una lista di obiettivi per missili che possono trasportare sia testate convenzionali che armi nucleari tattiche.
I documenti includono una lista di obiettivi per missili che possono trasportare sia testate convenzionali che armi nucleari tattiche.
Keystone

Tra il 2008 e il 2014 la Russia ha addestrato la sua Marina a colpire siti nel cuore dell'Europa con missili a testata nucleare, in un potenziale conflitto con la NATO. Lo rivela il «Financial Times» citando documenti segreti di cui ha preso visione.

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«In una presentazione riservata agli ufficiali, precedente all'invasione su vasta scala dell'Ucraina, sono illustrate in dettaglio le mappe di obiettivi come la costa occidentale della Francia e Barrow-in-Furness nel Regno Unito», riporta il quotidiano, spiegando che le mappe, «realizzate a scopo espositivo più che per uso operativo, illustrano 32 obiettivi della NATO in Europa per le flotte navali russe».

Le ultime rivelazioni, evidenzia il «Financial Times», «mostrano come la Russia immaginasse un conflitto con l'Occidente che si estendesse ben oltre la sua immediata frontiera NATO, pianificando una serie di attacchi travolgenti in tutta l'Europa occidentale».

I documenti, redatti tra il 2008 e il 2014, includono una lista di obiettivi per missili che possono trasportare sia testate convenzionali che armi nucleari tattiche, considerate dagli ufficiali russi «vantaggiose» da utilizzare «in una fase iniziale» del conflitto.

Opzione di un attacco dimostrativo

La presentazione fa riferimento anche all'opzione di un attacco dimostrativo – facendo esplodere un'arma nucleare in un'area remota prima di un conflitto effettivo – per spaventare i paesi occidentali. Un simile attacco, si legge nei documenti, dimostrerebbe «la disponibilità e la prontezza all'uso di armi nucleari di precisione non strategiche» da parte della Russia.

La priorità principale di Mosca in un conflitto con la NATO, prosegue il foglio della City, era «indebolire il potenziale militare ed economico del nemico».

Nei documenti trapela inoltre come la Russia abbia «mantenuto la capacità di trasportare armi nucleari tattiche su navi di superficie», inclusi «missili antisommergibile con testate nucleari installati su navi di superficie e sottomarini» e «missili antiaerei guidati da navi e da terra con testate nucleari per sconfiggere i gruppi di difesa aerea nemici».

Gli analisti che hanno esaminato i file hanno confermato la coerenza nella valutazione della minaccia da parte della NATO, sottolineando che «la capacità della Russia di colpire in tutta Europa implica che obiettivi in tutto il continente sarebbero a rischio non appena il suo esercito si dovesse scontrare con le forze della NATO in paesi in prima linea come i Baltici e la Polonia».