RussiaPutin: «L'esercito e le forze di sicurezza hanno impedito una guerra civile»
SDA
27.6.2023 - 14:25
L'esercito e le forze di sicurezza russe hanno di fatto impedito lo scoppio di una guerra civile. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, parlando al Cremlino a reparti dell'esercito e delle forze di sicurezza, citato dalla Tass.
Keystone-SDA
27.06.2023, 14:25
27.06.2023, 14:32
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Se non fosse stato fermato l'ammutinamento della Wagner nel fine settimana tutti i risultati ottenuti finora nel conflitto in Ucraina «sarebbero andati perduti», ha sostenuto Putin citato dall'agenzia Ria Novosti. «Non si sa cosa sarebbe stato del Paese – ha sottolineato – ma tutti i risultati ottenuti nei combattimenti saranno andati perduti».
Putin ha quindi chiesto di onorare con un minuto di silenzio la memoria delle vittime dell'ammutinamento della Wagner il 24 giugno.
Il presidente ha poi spiegato che la Russia «non ha dovuto rimuovere unità militari» dalle zone di combattimento in Ucraina per affrontare l'ammutinamento della Wagner.
Putin si è rivolto alle unità del ministero della difesa, della Guardia nazionale russa, dell'Fsb, del ministero dell'interno e dell'Ust, coinvolte nella repressione della ribellione del 24 giugno, nella piazza della cattedrale al Cremlino. In piazza c'era anche il ministro della difesa Sergei Shoigu.
Malumori tra membri Wagner
Intanto non tutti i miliziani della Wagner sono rimasti leali a Prigozhin, come questi si era vantato, ed anzi alcuni non hanno risparmiato aspre critiche sulle reti sociali quando la ribellione è rientrata.
Secondo i messaggi online analizzati da BBC Verify, membri delle truppe di Wagner e loro parenti si sono infuriati per la decisione di fermare la drammatica marcia su Mosca e di ritirarsi dalla città conquistata di Rostov. Mentre altri hanno gridato al complotto.
«Il dannato pelato ha distrutto la Wagner con le sue stesse mani. E ha fregato tutti quelli che poteva», ha affermato in un post online un internauta che sostiene di essere un combattente di Wagner su un canale Telegram con 200'000 follower. «È stata un'altra rivolta insensata», ha aggiunto.
Su Telegram Prigozhin aveva annunciato la sua «Marcia della giustizia» contro il regime russo, e ora il canale è diventato la piazza dove molti si sono rivoltati contro di lui.
Mark Krutov, un giornalista del servizio russo Rfe/Rl che ha accesso alle chat di gruppi di Telegram utilizzate dai parenti dei combattenti di Wagner, ha condiviso alcuni dei loro messaggi con la BBC. «Sono stati semplicemente traditi», ha scritto una donna. «Mi fidavo di Prigozhin, ma quello che ha fatto è disonorevole». «Non avrebbe dovuto farlo. Questo è puro tradimento», ha concordato un altro utente.