Russiagate Russiagate: i social media dovranno rivelare chi paga spot

ATS

2.11.2017 - 12:01

WASHINGTON

Le interferenze russe sulle presidenziali Usa tramite Facebook, Twitter e Google diventano un boomerang per i giganti del web: i social network dovranno rendere conto di chi paga le pubblicità politiche, come i media tradizionali.

È quanto prevede un disegno di legge bipartisan presentato oggi al Senato degli Stati Uniti. Tra i firmatari repubblicani vi è John McCain.

Si tratta del primo tentativo del Congresso di regolamentare la propaganda politica sul web. Nel mirino i social media, che dopo essere stati celebrati finora benevolmente solo come fattori chiave dell'innovazione, della democrazia e della crescita economica, devono fronteggiare le crescenti critiche sulle due sponde dell'Atlantico per i silenzi sugli spot russi, ma anche per i ritardi nella lotta alla propaganda terroristica e al traffico sessuale, i tentativi di evasione fiscale, le carenze sulla privacy, le ambizioni monopoliste.

I big della Silicon Valley, finora sottrattisi ad ogni forma di controllo, stanno mobilizzando un esercito di lobbisti ed avvocati per limitare i danni e avere voce nella futura normativa, secondo il Nen York Times.

Capitol Hill si muove mentre il Russiagate continua a restare una spina nel fianco di Donald Trump, che oggi è tornato ad alzare polvere mettendo in dubbio persino la lealtà del Fbi nel chiedere chi ha pagato per il controverso dossier sulle presunte informazioni compromettenti dei russi su di lui: "la Russia, l'Fbi o i Dem (o tutti)?".

In un altro tweet il presidente ha accusato la Russia di aver "mandato milioni alla Fondazione Clinton" e i Fake Media di non voler coprire la "storia più grande", ossia "l'accordo sull'uranio cui (Hillary, ndr) Clinton ha contribuito con la conoscenza dell'amministrazione Obama".

Ma persino l'ambasciatrice americana all'Onu, Nikki Haley, considerata una sua fedelissima, non ha il minimo dubbio sulle interferenze elettorali russe: oggi le ha paragonato ad una "guerra".

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