SpagnaIl premier Sánchez chiude la campagna elettorale a Getafe
SDA
21.7.2023 - 21:18
Il premier spagnolo Sánchez chiude la campagna elettorale per le elezioni politiche di domenica 23 luglio a Getafe, città alle porte di Madrid abitata da quella «working class» tradizionalmente alleata del suo Partito Socialista.
Keystone-SDA
21.07.2023, 21:18
21.07.2023, 21:30
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È l'ennesimo appuntamento con le urne a cui il capo del governo uscente, in cerca di un terzo mandato, arriva in realtà da sfavorito. Ma il clima che si respira nel palazzetto dello sport scelto per l'atto finale di questa lunga caccia alla «remontada» sulle destre – date in vantaggio dai sondaggi – non è quello di chi sente di dover accettare la resa.
«Domenica vincerà il Partito Socialista e perderanno Partito Popolare e Vox», proclama Sánchez dal palco montato in centro alla struttura. «Presidente, presidente», rispondono in coro i simpatizzanti del partito presenti.
Tra i presenti ci sono molte donne e alcune famiglie, in molti sventolano bandiere rosse su cui sono visibili sigle e simbolo del Psoe, la «rosa nel pugno». E Sánchez sa che ha bisogno di tutti loro per provare a risalire la china.
«Il 23 luglio dobbiamo scommettere tutti sul rosso, per continuare ad avanzare. Dobbiamo andare tutti a votare Partito Socialista», è il suo incitamento, scandito con tono deciso.
Un tandem progressista
Negli ultimi giorni, il leader socialista ha dato particolare sfoggio di sintonia con la sua vice Yolanda Díaz, che si candida a capo del nuovo progetto di sinistra Sumar. Un tandem progressista che si presenta come risposta alla forza d'urto degli avversari conservatori, che hanno fatto della promessa di «abrogare il sanchismo» il loro principale motto per puntare alla scalata verso la Moncloa.
«Il Partito Socialista sarà prima forza politica e quello di Yolanda Díaz sarà la terza forza politica, e ci saranno altri quattro anni di governo progressista», promette. Perché, aggiunge, in condizioni difficili come quelle imposte dalla pandemia di Covid che ha accompagnato l'esordio del governo uscente, la coalizione che lui ha guidato ha risposto «facendo le cose bene».
D'altronde, osserva Sánchez, verso la fine del suo intervento, le opzioni offerte domenica agli elettori sono solo due: «O una coalizione progressista o un governo delle bugie».