ElezioniSerbia al voto domenica, atteso ampio successo del partito di Vucic
SDA
16.12.2023 - 19:30
In Serbia si vota domani per le parlamentari anticipate, un voto sul cui esito sembrano esserci pochi dubbi.
Keystone-SDA
16.12.2023, 19:30
16.12.2023, 22:17
SDA
Il partito del presidente Aleksandar Vucic è infatti grande favorito rispetto a una opposizione ancora divisa e frammentata, sia a destra che a sinistra, e incapace di proporre una alternativa credibile all'attuale politica della dirigenza conservatrice.
Un appuntamento elettorale quello di domani – nel quale si vota anche per le amministrative in 65 Comuni, compresa la capitale Belgrado – che Vucic ha presentato sempre più come una sorta di referendum, invitando gli elettori a scegliere tra la continuità di una politica di forte sviluppo economico, investimenti e ammodernamento del Paese da una parte, e dall'altra un ritorno indietro e a un passato fatto di depressione economica, alta disoccupazione, diffusa corruzione e umiliazione del Paese in campo internazionale.
L'ultimo sondaggio diffuso alla vigilia dei due giorni di silenzio elettorale dava largamente in testa il Partito del progresso serbo (Sns, conservatore) di Vucic con un 44,6% di consensi, seguito a notevole distanza con il 23,6% dal movimento 'La Serbia contro la violenza', principale cartello di opposizione che ha tra i suoi leader di punta il potente ex sindaco di Belgrado Dragan Djilas.
Terza forza si confermerebbe il Partito socialista serbo (Sps) del ministro degli esteri Ivica Dacic, accreditato dell'8,7%. Un partito quello di Dacic tradizionalmente alleato dell'Sns di Vucic in tutti i governi degli ultimi anni in Serbia. Stando a tale sondaggio dell'Istituto Ipsos, altre tre formazioni minori, schierate all'opposizione, supererebbero la soglia di sbarramento del 3% per l'accesso al parlamento unicamerale di 250 seggi.
La campagna elettorale, caratterizzata da duri scontri verbali ma che non ha fatto registrare incidenti di rilievo, ha visto il presidente Vucic e il leader dell'Sns Milos Vucevic martellare quotidianamente sui risultati ottenuti dalla dirigenza conservatrice nell'ultimo decennio, con una vistosa crescita economica, un massiccio afflusso di investimenti esteri, la realizzazione di grandi opere infrastrutturali, un forte calo della disoccupazione, una valuta (il dinaro) stabile.
Risultati questi che l'opposizione – protagonista di decine di proteste di piazza negli ultimi mesi – sostiene essere stati ottenuti con un notevole indebitamento, un vorticoso aumento dei prezzi, una forte limitazione della libertà dei media e una pericolosa minaccia al sistema democratico del Paese.