Politica Serbia, largo successo del partito di Vucic nel nuovo voto parlamentare 

SDA

31.12.2023 - 08:21

Il presidente serbo Aleksandar Vucic
Il presidente serbo Aleksandar Vucic
Keystone

Il Partito del progresso serbo (Sns, conservatore) del presidente Aleksandar Vucic si è largamente affermato nella ripetizione del voto parlamentare e locale a Belgrado svoltosi ieri in 38 seggi elettorali in tutta la Serbia.

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Lo ha detto in tarda serata lo stesso Vucic, secondo il quale il suo partito con tale nuovo successo potrebbe conquistare fino a 130 seggi sul totale di 250 del parlamento unicamerale del Paese balcanico.

Ieri si sono ripetute le elezioni parlamentari in 35 seggi della Serbia e quelle amministrative di Belgrado in tre seggi della capitale, a causa di evidenti irregolarità riscontrate nel voto del 17 dicembre scorso, una consultazione duramente contestata dalle opposizioni che hanno denunciato gravi e generalizzati brogli a favore dell'Sns di Vucic, e hanno chiesto per questo l'annullamento dei risultati e nuove elezioni.

Parlando nella sede del suo partito, il presidente serbo ha detto che nei 35 seggi dove si è tornati a votare per le legislative all'Sns è andato il 69,5%, rispetto all'8,31% ottenuto da La Serbia contro la violenza (Spn), principale coalizione del fronte di opposizione, e al 5,58% andato al Partito socialista serbi (Sps) del ministro degli Esteri, Ivica Dacic. L'affluenza in tale nuovo voto è stata del 43%. Sempre secondo i risultati in possesso di Vucic, nei tre seggi dove si è nuovamente votato per le municipali di Belgrado l'Sns ha ottenuto il 64,49%, l'Spn il 17,70%, Noi voce del popolo il 7,5%. L'affluenza è risultata del 41,64%.

«Non ci sarà nessuna rivoluzione, né alcuna presa violenta del potere in Serbia: il popolo ha indicato chiaramente a chi vuol dare il suo appoggio», ha detto Vucic con riferimento alle manifestazioni di protesta per i presunti brogli che l'opposizione organizza quotidianamente a Belgrado dal giorno dopo le elezioni del 17 dicembre. Anche ieri nella capitale si sono registrate proteste e raduni antigovernativi, alle quali si sono unite varie organizzazioni studentesche.

Tra fine febbraio e inizio marzo, ha aggiunto Vucic, il Paese avrà un nuovo governo per proseguire sulla strada delle riforme, dello sviluppo e della modernizzazione del Paese. La Serbia, ha affermato, intende andare avanti nel processo di integrazione nell'Unione europea, senza tuttavia rinunciare ai suoi tradizionali e storici rapporti di amicizia con Russia e Cina.