Corea del Nord - Russia Il commercio d'armi tra Pyongyang e Mosca destinato a crescere

SDA

28.6.2024 - 09:42

Secondo il ministro della difesa sudcoreano Shin Won-sik, il commercio illegale di armi tra la Russia e la Corea del Nord è destinato ad aumentare. (Foto archivio)
Secondo il ministro della difesa sudcoreano Shin Won-sik, il commercio illegale di armi tra la Russia e la Corea del Nord è destinato ad aumentare. (Foto archivio)
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Il commercio di armi tra la Corea del Nord e la Russia dovrebbe espandersi dopo che i leader dei due Paesi, Kim Jong-un e Vladimir Putin, hanno firmato la scorsa settimana a Pyongyang un nuovo «trattato di partenariato strategico globale».

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Il trattato sottoscritto dai due capi di Stato impegna a rafforzare infatti i legami con l'assistenza militare nel caso una delle parti sia sotto attacco. «Come ha detto Kim Jong-un, le relazioni Corea del Nord-Russia sono state elevate al livello di un'alleanza e ci si aspetta che i loro legami si approfondiscano ulteriormente», ha dichiarato il ministro della difesa sudcoreano Shin Won-sik, nel resoconto dell'agenzia Yonhap.

«Si prevede che anche il commercio illegale di armi tra i due Paesi sia destinato ad aumentare», ha aggiunto Shin, che ha criticato Mosca per la transazione delle armi, definendola una «chiara» violazione delle diverse risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU. La Russia, inoltre, «sta commettendo atti autocontraddittori come membro permanente del Consiglio ONU».

Shin ha anche criticato la recente serie di provocazioni del Nord, compreso il fallito lancio di un presunto razzo spaziale a maggio e i recenti lanci di palloncini pieni di rifiuti verso il Sud. «Il governo sta rispondendo a queste minacce alla sicurezza insieme alla comunità internazionale», ha osservato. «Continueremo a rafforzare l'alleanza Corea del Sud-Stati Uniti e la cooperazione trilaterale in materia di sicurezza tra Corea del Sud, Stati Uniti e Giappone».

Come esempio di tali sforzi, Shin ha indicato la nuova esercitazione dei tre Paesi attualmente in corso nelle acque internazionali a sud dell'isola sudcoreana turistica Jeju, nell'ambito delle manovre «Freedom Edge», le prime multi-dominio con la mobilitazione di navi da guerra e aerei.