Tensioni Shoah: Rivlin contro Bolsonaro «no perdono»

ATS

14.4.2019 - 09:31

Il capo dello Stato israeliano Reuven Rivlin (foto d'archivio)
Il capo dello Stato israeliano Reuven Rivlin (foto d'archivio)
Source: KEYSTONE/AP The Canadian Press/JUSTIN TANG

«Non perdoneremo mai e non dimenticheremo mai. Nessuno potrà mai imporre al popolo ebraico il perdono ed esso non potrà mai essere ottenuto per altri interessi»: Così il capo dello Stato israeliano Reuven Rivlin ha replicato al presidente brasiliano Jair Bolsonaro.

In un incontro con pastori evangelici Bolsonaro aveva detto – in merito alla Shoah – che i crimini compiuti dai nazisti «possono essere perdonati, ma non si possono dimenticare».

Oggi l'ambasciatore di Israele in Brasile Yossi Shelley ha riferito di aver nel frattempo ricevuto da Bolsonaro un messaggio di spiegazioni. In esso egli precisa, secondo i media israeliani, che «il perdono è qualcosa di personale. Nel mio discorso – aggiunge Bolsonaro – non intendevo usarlo in un contesto storico, specialmente quando milioni di persone innocenti sono state uccise in un crudele genocidio».

«Non aiuteremo mai quanti vogliono negare la verità né coloro i quali vorrebbero offuscare la nostra memoria» ha aggiunto Rivlin. «Il popolo ebraico continuerà a combattere contro l'antisemitismo e la xenofobia. I leader politici hanno la responsabilità di forgiare il futuro, mentre gli storici descrivono il passato e ricercano su quanto è avvenuto. Gli uni non dovrebbero entrare nel campo degli altri».

Ieri critiche a Bolsonaro sono giunte anche dal Museo dell'Olocausto Yad Vashem. Bolsonaro lo aveva visitato appena pochi giorni fa, durante una visita di Stato a Gerusalemme svolta all'insegna di una forte amicizia personale con il premier Benyamin Netanyahu.

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