Un parallelo «vergognoso» Shock in Francia: i no-vax paragonano il pass Covid alla Shoah

SDA

19.7.2021 - 21:07

Manifestazione a Parigi contro i vaccini
Manifestazione a Parigi contro i vaccini
Keystone

«Un museo degli orrori»: il mondo politico francese fa quadrato per denunciare i paralleli fatti in questi ultimi giorni tra l'estensione del pass sanitario voluta da Emmanuel Macron e la Shoah.

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Nel fine settimana, oltre 110.000 persone hanno manifestato contro le misure di Macron. Alcuni, avevano «stelle gialle» simbolo della persecuzione degli ebrei e dei crimini nazifascisti durante la Seconda guerra mondiale.

Un modo di manifestare che ha suscitato condanne da parte di tutti i partiti politici, incluso l'estrema destra di Marine Le Pen (Rassemblement National) e l'estrema sinistra di Jean-Luc Mélenchon (La France Insoumise).

«Non potete immaginare fino a che punto sono stato colpito», ha spiegato un uomo scampato alle persecuzioni citato dai media francesi. «Mi sono venute le lacrime agli occhi – ha aggiunto – io l'ho portata, la stella, so cosa significhi, ce l'ho ancora sulla mia pelle».

Per il portavoce del governo, Gabriel Attal, «ci sono misure necessarie per proteggere i francesi. Alcuni fanno paralleli assolutamente abietti». Su France 2, il ministro dell'Economia, Bruno Le Maire, ha denunciato una «ributtante confusione delle memorie», che «disgusta». «E mostruoso», dice da parte sua il segretario di Stato agli Affari europei, Clément Beaune, invocando «il senso della storia» di cui si dovrebbe dar prova.

«Il pass sanitario rende liberi». Un parallelo «vergognoso»

Durante le manifestazioni, è stato anche visto un fotomontaggio con l'ingresso di un campo di concentrazione nazista e la scritta «il pass sanitario rende liberi». Un parallelo «vergognoso», ha tuonato, tra gli altri, il segretario del Partito socialista, Olivier Faure.

Per la Lega Internazionale contro il razzismo e la xenofobia (Licra), «mettersi una stella gialla immaginifica, significa prendersi gioco delle vittime della Shoah». Quindi la condanna di questo modo «oltraggioso» di «minimizzare «un crimine contro l'umanità», che crea «le basi del negazionismo».