SpagnaUna marea di plastica sulle spiagge della Cantabria, ecco perché
SDA
12.1.2024 - 12:43
Si estende l'emergenza per l'inquinamento provocato dalla perdita di sei container contenenti 26,3 tonnellate di pellet, i microgranuli per la fabbricazione della plastica, dalla nave cargo 'Taconao', che riguarda già 4 regioni del nord ovest della Spagna.
12.01.2024, 12:43
12.01.2024, 13:13
SDA
Il governo spagnolo, attraverso il Ministero di Transizione ecologica, invierà oggi in Cantabria più uomini e mezzi tecnici, dopo la richiesta di aiuti avanzata ieri dalla regione, per rafforzare la vigilanza e la raccolta di pellet su 15 spiagge cantabriche.
Dieci tecnici dell'impresa statale Tragsa si uniranno agli otto tecnici della Direzione delle Coste che da martedì lavorano in coordinamento con la Protezione civile e le emergenze del governo di Cantabria, informa il ministero. Che ha messo a disposizione anche tre motovedette del servizio Salvamar e due rimorchiatori e ha anche la dotazione di un drone per sorvolare la costa nella ricerca di sacchi di pellet. Ricognizioni in alto mare, alla ricerca dei sacchi delle microplastiche fuoriusciti dai container sono state effettuate da ieri anche da un elicottero del Salvataggio marittimo di Santander, finora senza risultati.
La «marea bianca» di microplastiche ha raggiunto le coste di Galizia, Asturie, Cantabria e Paese Basco. Ma ha colpito anche alcune spiagge della costa portoghese di Viana do Castelo e Caminha, nel nord del Paese, dove ieri pomeriggio sono state riscontrate ingenti quantità di pellet che, secondo le autorità lusitane, potrebbero provenire dal carico della nave cargo 'Taconao'.