Terrorismo Sri Lanka: riprendono le messe

ATS

10.5.2019 - 11:52

Le scuole cattoliche dello Sri Lanka riapriranno il 14 maggio, dopo la chiusura stabilita per motivi di sicurezza in seguito agli attacchi di Pasqua che hanno ucciso 258 persone e fatto circa 500 feriti.
Le scuole cattoliche dello Sri Lanka riapriranno il 14 maggio, dopo la chiusura stabilita per motivi di sicurezza in seguito agli attacchi di Pasqua che hanno ucciso 258 persone e fatto circa 500 feriti.
Source: KEYSTONE/AP/ERANGA JAYAWARDENA

Le scuole cattoliche dello Sri Lanka riapriranno il 14 maggio, dopo la chiusura stabilita per motivi di sicurezza in seguito agli attacchi di Pasqua che hanno ucciso 258 persone e fatto circa 500 feriti.

Lo ha annunciato il cardinale Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo – riferisce l'agenzia vaticana Fides – dopo un incontro tra i 12 vescovi e il presidente Maithripala Sirisena, tenutosi ieri a Colombo.

Il cardinale Ranjith ha anche annunciato che le liturgie domenicali riprenderanno regolarmente in tutte le chiese cattoliche a Colombo a partire dal 13 maggio, mentre una speciale messa si terrà la sera del 16 maggio a Negombo, a nord della capitale, per commemorare le vittime.

«Sarà la prima volta, dopo l'esplosione alla Chiesa di San Sebastiano a Negombo, dove oltre 100 persone sono state uccise, che si terrà una messa all'aperto», ha detto il cardinale Ranjith.

Gli istituti scolastici gestiti dalla Chiesa sono rimasti chiusi temendo nuovi attentati, per preservare gli studenti. Tutte le scuole statali – più di 10'000 in totale – hanno ripreso le lezioni il 6 maggio dopo che la polizia e le forze di sicurezza hanno schierato guardie armate davanti agli istituti, anche se la frequenza degli allievi è stata piuttosto bassa.

Il vescovo anglicano di Colombo, mons. Dhiloraj Canagasabey, ha commentato: «Dobbiamo unirci, l'uno accanto all'altro, e ricostruire la nostra patria. La tragedia pasquale nello Sri Lanka è un triste e terribile evento nella lunga discesa del nostro Paese nell'oscurità. Ora, con la fede in Dio e l'amore tra fratelli, ne usciremo».

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