Segretario generaleStoltenberg verso il rinnovo del mandato alla NATO
SDA
29.6.2023 - 18:44
«Il nuovo segretario generale della Nato sarà il buon vecchio segretario generale della Nato. E va bene così». A chiudere definitivamente la saga è la premier estone Kaja Kallas, considerata a lungo una delle possibili candidate alle poltrona.
Keystone-SDA
29.06.2023, 18:44
29.06.2023, 18:50
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Ma il gioco dei veti incrociati ha portato alla soluzione più facile per i 31 alleati: chiedere a Jens Stoltenberg di restare alla guida dell'Alleanza per un altro anno. Il norvegese non ha potuto dire di no e ora si attende solo la firma ufficiale del Consiglio Atlantico, probabilmente la prossima settimana.
Stoltenberg stesso aveva smosso le acque lo scorso marzo quando aveva detto di non cercare un'estensione del suo mandato e di avere «altri piani». È in quel momento che la ricerca del suo successore è iniziata davvero. Per un certo periodo, va detto, l'intenzione è stata davvero di trovare un volto nuovo per l'alleanza – tant'è vero che alcuni collaboratori strettissimi del 'sec-gen' hanno iniziato le pratiche per trasferire le famiglie.
Pochi i candidati papabili
Ma il processo si è rivelato più difficile del previsto. «Se si considerano i requisiti necessari non ci sono poi molte figure disponibili attualmente», spiega una fonte NATO. Non solo. Un pugno di candidati ideali si è sfilato dalla corsa, ringraziando ma declinando (Mario Draghi, secondo alcuni bene informati, farebbe parte del circolo esclusivo).
Tra i bruciati invece si contano il ministro della Difesa britannico Ben Wallace, per mancanza di curriculum blasonato e per opposizione dei francesi, e la premier danese Mette Frederiksen, questa volta per colpa del veto del fianco est, guidato dai polacchi. Così si è tornati all'usato sicuro.
Stoltenberg, d'altronde, ha gestito molto bene l'Alleanza in un momento di grande tensione e la sua leadership ormai è apprezzata da tutti. Ci sarà modo più avanti per tornare sul tema della sua successione: dopo le elezioni europee ci potrebbe essere una girandola di nomine a Bruxelles e un paio di nomi di peso potrebbero ritrovarsi a spasso (ad esempio Pedro Sanchez).