Svezia Uomo accoltella sette passanti in Svezia, si pensa all'atto terroristico

SDA

4.1.2021 - 08:00

Il luogo dell'attacco
Il luogo dell'attacco
KEYSTONE / Mikael Fritzon/TT News Agency via AP

La quiete di una cittadina nel sud della Svezia, Vetlanda, è stata infranta bruscamente mercoledì primo pomeriggio da un 20enne che si è lanciato all'assalto dei passanti, armato di coltello.

E ne ha feriti sette,  di cui tre gravemente, prima di essere colpito dalla polizia e poi condotto in ospedale. Secondo gli inquirenti potrebbe essere stato un atto terroristico. Le forze dell'ordine giovedì mattina hanno corretto al ribasso il bilancio, che ieri sera parlava di otto feriti

L'allerta è scattata intorno alle 15.00, dopo alcune segnalazioni di un individuo con «un'arma affilata» che stava assaltando diverse persone nel centro della cittadina di circa 20'000 abitanti. In una zona affollata, nei pressi della stazione ferroviaria.

L'aggressore, che secondo i media locali aveva un coltello, è riuscito a colpire sette  volte prima di essere fermato dagli agenti accorsi sul posto. Uno di loro gli ha sparato a una gamba. Il ventenne, ferito, è stato condotto in ospedale per l'interrogatorio. Anche i sette feriti sono stati ricoverati; tre di essi versano in condizioni gravi, la loro vita è in pericolo.

L'ipotesi di «crimine di matrice terrorista»

Decine di pattuglie hanno raggiunto l'area, che è stata chiusa, per raccogliere prove e testimonianze. La circolazione dei treni per alcune ore è stata sospesa.

»Inizialmente la polizia riteneva si potesse trattare di un tentato omicidio, ma con il passare delle ore ha preso corpo l'ipotesi di «crimine di matrice terrorista».

In attesa che si chiarisca la dinamica e soprattutto il movente dell'assalto, il primo ministro svedese Stefan Löfven ha condannato questo «atto terribile», esortando tutti a «inviare un pensiero alle persone colpite dalla violenza e agli uomini e alle donne dell'assistenza sanitaria, della polizia e del comune che lavorano per prendersi cura dei feriti e ripristinare la sicurezza». Il governo è in costante contato con le forze di sicurezza.

Alta la minaccia terroristica nel Paese

In Svezia i servizi di intelligence considerano alta la minaccia terroristica. Il paese scandinavo è stato preso di mira due volte negli ultimi anni.

Nel dicembre 2010 due esplosioni quasi simultanee colpirono il centro di Stoccolma, provocando un morto e due feriti. Si trattò di un attentato suicida, preceduto da minacce di matrice jihadista, in cui si condannava tra le altre cose la presenza militare della Svezia in Afghanistan.

Nell'aprile 2017, sempre nella capitale, un richiedente asilo uzbeko respinto e radicalizzato falciò i pedoni con un camion rubato, uccidendo cinque persone. Confessò di aver agito per vendicare la guerra degli occidentali contro l'Isis.

Già noto alla polizia per reati minori

Come detto, la polizia sta ora indagando se l'atto sia stato un attacco terroristico, anche se per ora è classificato come tentato omicidio.

«Purtroppo non possiamo entrare nei dettagli che ci fanno indagare sulle motivazioni terroristiche», ha detto in conferenza stampa Malena Grann, capo della polizia di Jönköping, secondo il resoconto del Goteborgs-Posten, uno dei maggiori organi di stampa svedesi.

Il sospetto, un 20enne, non dovrebbe essere in pericolo di vita, ha detto il capo della polizia locale Jonas Lindell. Il presunto attentatore è stato raggiunto da un proiettile a una gamba dagli agenti e arrestato vicino a una scuola della città. Il giovane a quanto pare era già noto alla polizia per reati minori. Si tratta di un residente in una città negli altopiani dello Smaland.

Per il resto durante la conferenza stampa la polizia ha taciuto altri dettagli sull'uomo, sulle armi che aveva, sui possibili motivi del suo gesto.