Guerra in Ucraina Tensione dopo l'attacco a Zaporizhzhia

SDA

4.3.2022 - 14:41

I ministri degli esteri della Nato riuniti in un vertice straordinario a Bruxelles.
I ministri degli esteri della Nato riuniti in un vertice straordinario a Bruxelles.
Keystone

Dopo che le forze militari russe hanno preso il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, l'agenzia atomica dell'Onu (Aiea) ha informato che i reattori dell'impianto non sono stati danneggiati e non vi è stata alcuna fuga radioattiva.

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Mosca sostiene che l'attacco è stato lanciato in risposta a una provocazione degli ucraini, ma il presidente Zelensky accusa. «Sapevano cosa stavano colpendo, hanno mirato direttamente il sito» e avverte: «Questa notte sarebbe potuta essere la fine della storia dell'Ucraina e dell'Europa».

Kiev sostiene inoltre che nella centrale gli operai «stanno lavorando sotto la minaccia delle armi». Putin ha avvertito chi si oppone alle azioni della Russia in Ucraina di «non esacerbare la situazione» imponendo ulteriori sanzioni al suo Paese. Il governo «non vede la necessità» che i Paesi vicini intraprendano ulteriori azioni che «peggiorino i nostri rapporti».

La Nato non vuole una 'no-fly zone'

Zelensky vuole «un inasprimento immediato delle sanzioni contro lo stato terrorista nucleare» e torna a chiedere una 'no-fly zone' della Nato sul suo Paese. «La 'no-fly zone' è stata menzionata» nel dibattito «ma non ci sono piani per operare nello spazio aereo ucraino o per inviare nostre truppe», ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, dopo un vertice straordinario dei ministri degli esteri a Bruxelles.

«Noi capiamo la disperazione degli ucraini. Abbiamo attuato le più severe sanzioni di sempre, stiamo richiamando Putin a fermare questa guerra ma abbiamo la responsabilità di prevenire una escalation che vada oltre l'Ucraina», ha spiegato Stoltenberg.

Fonti diplomatiche hanno confermato che il Consiglio di sicurezza dell'Onu terrà oggi una riunione d'emergenza sulla guerra in Ucraina. Il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni unite ha inoltre approvato la creazione di una commissione d'inchiesta indipendente sulle violazioni dei diritti umani nel contesto dell'invasione russa. Solo Russia ed Eritrea hanno votato contro (13 gli astenuti).

Più di 2'000 morti a Kharkiv

In attesa di un nuovo round di colloqui diretti fra Mosca e Kiev, prosegue l'offensiva delle forze russa nel sud dell'Ucraina: oggi sono entrate nella città portuale di Mykolayiv, sul Mar Nero, a metà strada tra Kherson, caduta nei giorni scorsi, e Odessa. Continuano anche i pesanti bombardamenti su Kharkiv – la seconda città più grande del Paese – dove le autorità hanno contato più di 2'000 morti, fra i quali oltre 100 bambini, solo ieri.

Un altro fronte che si apre per l'isolamento della Russia è quello spaziale. L'agenzia russa Roscosmos informa che nella base di Baikonur è stato rimosso il razzo Soyuz-2 che doveva portare oggi in orbita 36 satelliti della costellazione OneWeb per le connessioni internet: la società, con base nel Regno Unito, ha sospeso i suoi accordi con Roscosmos. Inoltre, l'Europa ha sospeso tutti i suoi lanci delle Soyuz, tanto da Baikonur come dal Centro spaziale di Kourou (Guyana francese) e la Germania ha spento il suo telescopio installato a bordo di un satellite russo, in segno di protesta contro l'invasione dell'Ucraina.