Atleta bielorussa Tokyo: atleta bielorussa Tsymanouskaya arrivata a Varsavia

SDA

4.8.2021 - 20:43

Krystsina Tsimanouskaya ha lasciato Tokyo stamattina e stasera è arrivata a Varsavia.
Krystsina Tsimanouskaya ha lasciato Tokyo stamattina e stasera è arrivata a Varsavia.
Keystone

Un aereo con a bordo l'atleta olimpica bielorussa Krystsina Tsimanouskaya è arrivato questa sera in Polonia, dove dovrebbe rifugiarsi dopo aver detto di temere per la sua vita se costretta a tornare a casa.

4.8.2021 - 20:43

Il volo della compagnia aerea polacca LOT da Vienna, dove ha fatto scalo durante il suo viaggio da Tokyo, è atterrato a Varsavia alle 20.11, secondo lo schermo degli arrivi all'aeroporto.

Alla partenza dal Giappone non ha rilasciato dichiarazioni alla stampa dopo aver lasciato l'ambasciata polacca, dove era ospitata da lunedì, a bordo di un'auto con i vetri oscurati. E per motivi di sicurezza le autorità non hanno voluto fornire alcuna informazione.

Nei giorni scorsi la Tsymanouskaya aveva denunciato un tentativo di allontanamento dalle Olimpiadi e di rimpatrio forzato da parte dei dirigenti della sua squadra. La Polonia le ha concesso il visto umanitario.

Era prevedibile che il clamoroso rifiuto di rientrare nel suo paese e la richiesta di asilo della velocista avrebbe innescato un effetto domino e ora i casi si moltiplicano in una sorta di protesta collettiva contro la brutalità del regime di Minsk.

Mentre la Tsymanouskaya era ancora in viaggio un'altra atleta sua connazionale, Jana Maximova, ha dichiarato di non voler fare rientro in Bielorussia insieme al marito, lo sportivo di atletica leggera Andrej Krawtschenko, e di voler chiedere asilo in Germania, a quanto riporta la «Bild».

«Abbiamo deciso di non tornare in Bielorussia. Purtroppo oggi lì non si perde solo la libertà ma anche la vita», ha scritto su Instagram Maximova, che al momento si trova già in Germania. Il marito, tra l'altro, fa parte del gruppo di 400 atleti che, dopo le elezioni presidenziali del 2020, avevano firmato una lettera aperta in cui veniva criticata la violenza usata dalla polizia per reprimere le proteste di piazza. Una presa di posizione che lo mette ulteriormente a rischio alla luce di un possibile giro di vite del regime di Lukashenko nei confronti degli atleti non allineati.

Dal paese è fuggito due giorni fa anche l'allenatore di pallamano «Witjas», Konstantin Jakovlev. L'uomo si sarebbe rifugiato in Ucraina, a Kiev, per timore di persecuzioni, secondo l'emittente ucraina Ukraina 24.

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