Stati UnitiTrump alla Corte suprema: «Se mi escludete dal voto sarà il caos»
SDA
19.1.2024 - 21:09
«Non escludetemi dal voto altrimenti sarà il caos e il pandemonio»: evocano scenari da guerra civile gli avvocati di Donald Trump in una memoria alla Corte suprema, che l'8 febbraio deve decidere sulla sua candidabilità.7
Keystone-SDA
19.01.2024, 21:09
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Una nuova offensiva alla vigilia delle primarie in New Hampshire, dove il tycoon è tornato insieme ai suoi rivali incassando il prezioso endorsement di Tim Scott, il senatore afroamericano del South Carolina che dopo il prematuro ritiro dalla corsa potrebbe gelare il rilancio di Nikky Haley nel suo 'home state'.
La minaccia alla Corte suprema riguarda la sua esclusione dal voto in Colorado per aver istigato l'assalto al Capitol, in base al 14/emendamento che vieta le cariche pubbliche ai funzionari coinvolti in insurrezioni o rivolte contro la Costituzione su cui hanno giurato.
Una decisione presa anche in Maine ma sospesa in entrambe le circostanze in attesa che si pronuncino i 9 saggi, con una sentenza che avrà effetto su tutte le cause analoghe pendenti in decine di Stati americani.
Rischio di «scatenare il caos e il pandemonio»
I tentativi di tenere Trump fuori dalle urne, secondo i suoi legali, «minacciano di privare dei diritti civili decine di milioni di americani e promettono di scatenare il caos e il pandemonio se altri tribunali e funzionari statali seguiranno l'esempio del Colorado ed escluderanno il probabile candidato presidenziale repubblicano dalle loro votazioni».
Il tycoon, a loro avviso, dovrebbe vincere la causa per molti motivi, compreso il fatto che non ha promosso un'insurrezione: «In effetti è vero il contrario, poiché Trump ha ripetutamente invocato la pace, il patriottismo, la legge e l'ordine», scrivono, sollecitando la corte a mettere fine rapidamente alla questione.
I giudici hanno tempi stretti perchè dovranno decidere prima del Super Tuesday del 5 marzo, quando andranno al voto ben 16 Stati, tra cui Colorado e Maine.
Il popolo Maga potrebbe mobilitarsi?
Dopo i comizi, il tycoon rilancia quindi in una memoria legale la minaccia che, se verrà escluso dalle urne, ci sarà il caos. Lasciando intendere che il popolo Maga, ossia decine di milioni di suoi fedelissimi elettori, potrebbe mobilitarsi.
Ma lo scenario da guerra civile, o quantomeno di violente proteste di piazza, rischia di materializzarsi anche in un altro caso: l'eventuale sconfitta nelle elezioni generali di Trump, che continua a negare ancora oggi la vittoria di Joe Biden nel 2020.
Trump insiste sull'immunità totale
La Corte suprema dovrà decidere prima o poi anche sull'immunità presidenziale da lui rivendicata nel procedimento per i suoi tentativi di ribaltare il voto, culminati con l'attacco al Congresso.
Trump continua a martellare che i presidenti devono godere di un'immunità totale, «anche quando oltrepassano la linea», altrimenti le loro azioni potrebbero essere condizionate dal timore di essere perseguiti a fine mandato dal partito avversario. E, minaccia sulla Fox, Barack Obama potrebbe essere accusato per l'uso segreto in guerra di droni che uccisero decine di civili, così come Biden per la crisi migratoria o il «disastroso ritiro dall'Afghanistan».
La Corte suprema, dove il tycoon può contare su una maggioranza di sei giudici conservatori (di cui tre nominati da lui), tornerà quindi ad avere l'ultima parola sulle elezioni presidenziali, come successe nel 2000 nella sfida Bush-Gore. Nel frattempo Trump piccona anche il processo per la sovversione del voto in Georgia, evocandone l'annullamento per l'affair segreto tra la pm Fani Willis e uno dei suoi procuratori.