Politik Tunisia: presidente scioglie Magistratura, vuole riorganizzazione

SDA

6.2.2022 - 09:06

Il presidente tunisino Kais Saied ha deciso di sciogliere il Consiglio superiore della magistratura, organo indipendente preposto alla nomina dei giudici, accusandolo di essere parziale e al servizio di non meglio precisati interessi.
Il presidente tunisino Kais Saied ha deciso di sciogliere il Consiglio superiore della magistratura, organo indipendente preposto alla nomina dei giudici, accusandolo di essere parziale e al servizio di non meglio precisati interessi.
Keystone

Il presidente tunisino Kais Saied ha deciso di sciogliere il Consiglio superiore della magistratura, organo indipendente preposto alla nomina dei giudici, accusandolo di essere parziale e al servizio di non meglio precisati interessi.

«Il Csm è un ricordo del passato da questo momento», ha detto il presidente in un video diffuso nel cuore della notte, aggiungendo che emetterà un decreto provvisorio per la sua riorganizzazione. Saied, che lo scorso luglio ha assunto di fatto pieni poteri, accusa il Consiglio di corruzione e parzialità e di aver rallentato alcune procedure, comprese le indagini sugli omicidi di attivisti di sinistra nel 2013.

Secondo gli osservatori, il presidente prende quindi di mira il partito islamico Ennahdha, prima forza in Parlamento e nei vari governi sin dalla Rivoluzione del 2011. Saied ha di fatto concentrato nelle sue mani tutti i poteri dal 25 luglio scorso, quando ha destituito il premier e congelato il Parlamento, una decisione descritta come un colpo di Stato da Ennahdha e da altri oppositori. Da allora ha nominato una premier e un governo ma ogni decisione viene adottata per decreto. A metà dicembre Saied ha annunciato la sua tabella di marcia che comprende una consultazione nazionale online sino al 20 marzo, poi un referendum sulla costituzione il 25 luglio e elezioni legislative a dicembre.

Il «movimento 25 luglio», che riunisce i suoi sostenitori, ha invitato ieri il presidente a sciogliere il Csm per «epurare» la magistratura dai «magistrati corrotti». Saied ha assicurato di «lavorare su un decreto provvisorio» per riorganizzare il Csm. Solo poche settimane fa il presidente aveva revocato tutte le indennità ai giudici del Csm, provocando lo sdegno di tutti i suoi membri e di molti magistrati. Saied da tempo conduce una battaglia contro una parte della magistratura che definisce politicizzata.

«Purtroppo in questo paese, alcuni giudici dei tribunali hanno manipolato il caso Chokri Belaid», ha detto il presidente a proposito dell'uccisione del leader di sinistra avvenuta il 6 febbraio 2013 a Tunisi a opera di un killer legato all'estremismo islamico, primo omicidio politico ancora impunito della Tunisia post 2011.

Una grande manifestazione per commemorare l'assassinio di Belaid e di Mohamed Brahmi, deputato della sinistra ucciso in circostanze simili il 25 luglio 2013 è in programma oggi nella capitale.

«Questo non è il primo processo in cui si cerca di nascondere la verità da anni», ha aggiunto Saied. «In questo consiglio si vendono incarichi e incarichi, secondo le varie affiliazioni», ha affermato Saied: «Non potete immaginare i soldi che certi giudici hanno potuto ricevere, miliardi e miliardi». Per lui «il posto dei giudici (del Csm) non è dove sono loro ma sul banco degli imputati».