Articolo 80 Il presidente tunisino Saied silura anche i ministri della Difesa e della Giustizia

SDA

26.7.2021 - 17:30

Il presidente tunisino Kais Saied, con un decreto pubblicato oggi, ha reso noto di aver licenziato oltre al primo ministro ad interim Hichem Mechichi anche il ministro della Difesa Brahim Berteji e la ministra della Giustizia Hasna Ben Slimane.
Il presidente tunisino Kais Saied, con un decreto pubblicato oggi, ha reso noto di aver licenziato oltre al primo ministro ad interim Hichem Mechichi anche il ministro della Difesa Brahim Berteji e la ministra della Giustizia Hasna Ben Slimane.
Keystone

Il presidente tunisino Kais Saied, con un decreto pubblicato oggi, ha reso noto di aver licenziato oltre al primo ministro ad interim Hichem Mechichi anche il ministro della Difesa Brahim Berteji e la ministra della Giustizia Hasna Ben Slimane.

26.7.2021 - 17:30

Nell'annunciare il licenziamento del premier e la sospensione del parlamento, il presidente Saied si è appellato l'articolo 80 della Costituzione.

Esso recita così: «In caso di pericolo imminente che minacci le istituzioni della Nazione e la sicurezza e l'indipendenza del Paese e ostacoli il regolare funzionamento dei pubblici poteri, il presidente della Repubblica può adottare le misure richieste da tale situazione eccezionale, sentito il Capo di Governo e il presidente dell'Assemblea dei Rappresentanti del Popolo e dopo averne informato il Presidente della Corte Costituzionale. E annunciare le misure in un comunicato al popolo».

Una norma prevista dalla carta costituzionale entrata in vigore nel 2014, ma sulla quale ci sono diversi dubbi interpretativi, visto che dalla sua entrata in vigore ad oggi manca un tassello fondamentale per il suo funzionamento: l'istituzione della Corte costituzionale.

Le misure previste dall'art. 80 mirano infatti a garantire il ritorno quanto prima a un regolare funzionamento delle pubbliche autorità e affidano, nei 30 giorni successivi, alla Corte la verifica della persistenza della «situazione eccezionale». La decisione della Corte deve essere pronunciata pubblicamente entro un termine non superiore a quindici giorni e prevede la norma costituzionale: una procedura però inapplicabile in assenza dell'alto organo giurisdizionale.

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