GiornalismoIn Tunisia il sindacato della stampa denuncia la censura di Stato
SDA
8.9.2023 - 16:52
Il sindacato dei giornalisti della Tunisia ha denunciato il «controllo» dei media pubblici da parte delle autorità e un «blocco» che reprime le libertà in un Paese scosso da una profonda crisi politica e finanziaria.
Keystone-SDA
08.09.2023, 16:52
08.09.2023, 17:02
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«La libertà di stampa è sempre più repressa e le autorità stanno adottando una politica di blocco e censura per rafforzare il loro controllo sui media, in particolare su quelli pubblici», ha lamentato il presidente del sindacato, Mehdi Jelassi, in una conferenza stampa.
«Si sono registrati casi di censura su programmi televisivi nazionali, sull'agenzia di stampa Tap e sul quotidiano La Presse», tutti di proprietà statale. Jelassi ha sostenuto che tale «censura metodica» mira a rimuovere le voci dell'opposizione o delle organizzazioni della società civile dalle trasmissioni o dalla stampa. Il sindacato ha denunciato anche «intimidazioni» nei confronti dei giornalisti attraverso procedimenti giudiziari e interrogatori «puramente politici».
Jelassi ha citato il caso di un giornalista dell'emittente privata Mosaique FM, recentemente condannato in appello a cinque anni di carcere per aver pubblicato informazioni legate ad un'operazione di sicurezza. «Questa è la pena più pesante mai registrata contro un giornalista» dalla rivolta del 2011 che rovesciò l'ex dittatore Zine El Abidine Ben Ali, ha aggiunto Jelassi. Ong locali e internazionali denunciano il declino delle libertà in Tunisia da quando il presidente Kais Saied ha assunto i pieni poteri il 25 luglio 2021.