Sanzioni Turchia: ok leader Ue a sanzioni contro entità e individui

SDA

11.12.2020 - 12:19

La Turchia ha continuato con «l'escalation della retorica anti-Ue, le provocazioni e le azioni unilaterali», e per questo l'Unione europea ha dato il via libera a nuove sanzioni.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan (foto d'archivio)
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan (foto d'archivio)
Keystone

Queste colpiranno entità e individui, allungando la lista di quelli già colpiti da misure restrittive in seguito ai perforamenti illegali del Mediterraneo orientale.

È quanto emerso dalle conclusioni adottate dal vertice Ue. Inoltre, il Consiglio europeo ha chiesto all'alto rappresentante Josep Borrell di preparare un rapporto sulle relazioni economiche e politiche con Ankara, in vista di possibili nuove sanzioni se la situazione dovesse di nuovo peggiorare.

Immediate le razioni da parte di Ankara. Il ministero degli Esteri turco in una nota scrive «Respingiamo l'approccio fazioso e illegale verso le questioni di Cipro, del Mediterraneo orientale, dell'Egeo delle questioni regionali, che sappiamo non viene adottato dalla maggior parte dei Paesi Ue, ma che è stato inserito nelle conclusioni del summit del 10 dicembre per la solidarietà e le pressioni dei veti».

«La fermezza e le sanzioni» dell'Ue nei confronti della Turchia «sono il segno di un nuovo approccio» verso Ankara. «L'Ue resta aperta al dialogo ma non accetta più una politica di destabilizzazione dei suoi Stati membri», ha detto il presidente francese Emmanuel Macron al termine del vertice Ue. «In ottobre avevamo dato una chance alla Turchia, le avevamo teso la mano e avevamo posto alcune condizioni, ma abbiamo constatato all'unanimità che la Turchia ha continuato le sue azioni provocatrici» e «inaccettabili», ha detto Macron.

Sulla stessa linea si è espressa la cancelliera tedesca Angela Merkel che nella conferenza di fine vertice ha detto: «La presidenza tedesca avrebbe voluto dei rapporti più costruttivi con la Turchia. Devo confessare purtroppo che la situazione è veramente molto difficile nel Mediterraneo orientale ed abbiamo dovuto prendere decisioni difficili, a causa delle trivellazioni illegali. Comunque vogliamo tendere la mano alla Turchia, vogliamo lavorare insieme ad un programma costruttivo. Purtroppo però come presidenza tedesca ci riteniamo abbastanza delusi».

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