Legittimità del voto Turchia: opposizione, da ripetere anche il voto del 2018

ATS

8.5.2019 - 16:27

In Turchia il partito di opposizione di Ekrem Imamoglu ha presentato un ricorso per chiedere la ripetizione delle elezioni politiche e presidenziali dello scorso anno, vinte da Recep Tayyip Erdogan e dalle forze a suo sostegno.
In Turchia il partito di opposizione di Ekrem Imamoglu ha presentato un ricorso per chiedere la ripetizione delle elezioni politiche e presidenziali dello scorso anno, vinte da Recep Tayyip Erdogan e dalle forze a suo sostegno.
Source: KEYSTONE/EPA/ERDEM SAHIN

Non si ferma in Turchia lo scontro giudiziario sulla regolarità delle elezioni amministrative del 31 marzo scorso, dopo che la Commissione elettorale suprema (Ysk) ha annullato lunedì l'elezione a sindaco di Istanbul del candidato dell'opposizione Ekrem Imamoglu.

La decisione dell'Ysk di far ripetere il voto il 23 giugno, che non è appellabile, è stata motivata con la presenza di presidenti di seggio che non erano pubblici ufficiali, come invece previsto dalla legge. Con la stessa motivazione, il partito di Imamoglu, il socialdemocratico Chp, ha quindi presentato mercoledì all'Ysk un ricorso per chiedere anche la ripetizione delle elezioni politiche e presidenziali dello scorso anno, vinte da Recep Tayyip Erdogan e dalle forze a suo sostegno.

«Se avete cancellato il mandato di Imamoglu, dovete cancellare anche quello di Erdogan», ha detto il deputato Muharrem Erkek. Il partito chiede anche un ritorno alle urne per le 39 municipalità di Istanbul, visto che il voto del prossimo 23 giugno riguarda solo la carica di sindaco. Secondo il Chp, non esiste tuttavia alcuna prova che l'errata composizione dei seggi abbia determinato irregolarità nel voto. «Non ci fidiamo» dell'Ysk, ma «questa è una lotta per la democrazia», ha aggiunto Erkek.

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