Guerra in UcrainaUcraina: in 200'000 lasceranno Mariupol, in 15'000 Volnovakha
SDA
5.3.2022 - 11:19
Sono oltre 200'000 le persone che saranno evacuate dalla città ucraina di Mariupol e più di 15'000 quella da Volnovakha lungo i corridoi umanitari, stando alla vicepremier ucraina Irina Vereshchuk. Lo scrive la Tass che cita il canale tv Ukraine 24.
Keystone-SDA
05.03.2022, 11:19
05.03.2022, 11:26
SDA
La vicepremier ha confermato che il Comitato internazionale della Croce Rossa ha mediato i colloqui sul cessate il fuoco e dirigerà le colonne di evacuazione lungo le rotte concordate fuori dalle città.
Lo staff di Medici senza Frontiere (MsF) che si trova ancora nei rifugi della città di Mariupol fa però sapere che l'apertura dei corridoi umanitari annunciata da Mosca per le 10.00 ora svizzera ancora non è avvenuta.
Le autorità municipali di Mariupol, che conta circa 450'000 abitanti, hanno indicato che l'evacuazione è prevista fino alle 14.00 GMT, le 15.00 in Svizzera, riferisce Sky News, e hanno confermato che il corridoio umanitario sarà in direzione ovest, ovvero verso Zaporizhzhia.
I civili saranno sfollati a bordo di bus da tre punti in città. Sarà consentito anche l'utilizzo di mezzi privati ma soltanto lungo il percorso preposto. L'appello delle autorità a chi si mette in viaggio su mezzi propri è di utilizzare al meglio tutto lo spazio a disposizione nei veicoli.
Deviare dal percorso stabilito per il corridoio umanitario è strettamente proibito. Si comunica inoltre che «ci saranno varie fasi di evacuazione in diversi giorni» per consentire a tutti i civili di lasciare la città sotto assedio.
Il primo compito rimane proteggere le persone
«Non abbiamo altra scelta che lasciare la città», ha sottolineato Boichenko, in una breve dichiarazione di cui riferisce Sky News. «Cari, cari residenti di Mariupol, da oggi comincia in città l'evacuazione dei civili. Questa non è una decisione facile, ma come ho sempre detto, Mariupol non è un insieme di strade e di case. Mariupol è i suoi abitanti. Siamo voi ed io», ha aggiunto il sindaco.
«Il nostro principale compito è ed è sempre stato di proteggere le persone. Nelle condizioni che vedono la nostra città costantemente sotto il fuoco spietato degli occupanti, non c'è altra soluzione che mettere in condizione i residenti, ovvero voi ed io, di lasciare Mariupol in sicurezza».
Da parte sua un membro dello staff di MsF ha raccontato da un rifugio che «la situazione oggi a Mariupol è la stessa dei giorni scorsi. Questa notte i bombardamenti sono stati più intensi e ravvicinati. Ieri abbiamo raccolto neve e acqua piovana per avere un po' di acqua».
«Abbiamo cercato di prendere l'acqua nei punti di distribuzione ma la coda era enorme. Volevamo anche avere del pane ma non sono chiari gli orari e i luoghi di distribuzione. Secondo alcuni racconti, diversi negozi di alimentari sono stati distrutti dai missili e i beni rimanenti sono stati presi dalle persone in disperato bisogno. Non c'è ancora elettricità, acqua, riscaldamento e la connessione per i telefoni cellulari. Nessuno ha ancora sentito parlare di evacuazione. Le farmacie hanno finito le medicine».
Per quanto concerne Volnovakha, secondo il parlamentare locale Dmytro Lubinets circa il 90% della cittadina di 20'000 abitanti a metà strada tra Mariupol e Donetsk è stata danneggiata dai bombardamenti. «I cadaveri giacciono non raccolti e le persone che si nascondono nei rifugi stanno finendo il cibo», ha detto il deputato al «Kyiev Independent».
I bombardamenti continuano nel resto del paese
Quanto al resto del paese, il canale tv Ukraine-24 parla di bombardamenti nella città orientale di Sumy cominciati attorno alle 05.00 ora locale (le 03.00 in Svizzera) mentre l'area urbana rimane circondata dalle truppe di Mosca.
La testata «Kyiv Independent» segnala esplosioni multiple a Kharkiv. Lo stesso giornale sul suo profilo Twitter fa sapere che le sirene d'allarme sono risuonate a Kiev, a Sumy, ma anche a Zhytomyr e Chernihiv.
Il ministero britannico della difesa, che basa la sua analisi sugli ultimi aggiornamenti di intelligence, ritiene che ci siano stati meno raid aerei e di artiglieria nelle ultime 24 ore in Ucraina rispetto ai giorni precedenti, ma le forze russe continuano con tutta probabilità ad avanzare verso la città meridionale di Mykolayiv. In particolare la Difesa a Londra – riferisce la BBC – fa riferimento ad una «realistica possibilità» che Mykolayiv venga comunque aggirata per dare priorità all'avanzata verso Odessa.
Intanto il ministero della difesa russo, citato dall'agenzia Tass, afferma di aver distrutto oltre 2'000 installazioni militari ucraine dall'inizio di quella che Mosca definisce «l'operazione speciale».