Guerra in Ucraina Continua la fuga, Polonia e Moldavia al limite

SDA

13.3.2022 - 19:31

Persone dall'Ucraina arrivano alla stazione ferroviaria di Przemysl in Polonia (foto d'archivio)
Persone dall'Ucraina arrivano alla stazione ferroviaria di Przemysl in Polonia (foto d'archivio)
Petr David Josek/AP/dpa

Continua la fuga di donne, bambini e uomini dall'Ucraina. In Moldavia sono arrivati circa 100.000 profughi, facendo aumentare la popolazione del 4%. In Polonia, dove sono stati accolti quasi 1,7 milioni.

13.3.2022 - 19:31

In Italia dall'inizio del conflitto sono entrati 37.447 i profughi fino ad oggi, 19.002 donne, 3298 uomini e 15.147 minori. Rispetto a ieri, oggi sono arrivate 2596 persone in più.

La Moldavia si sta avvicinando al «limite» della sua capacità di accoglienza dei rifugiati ucraini: a breve potrebbe non avere più edifici per ospitarli, o per mantenerli al caldo e al sicuro, ha fatto sapere oggi il ministro degli Esteri moldavo Nicu Popescu.

In Moldavia sono arrivati circa 100.000 profughi, facendo aumentare la popolazione del 4%. Un assalto della Russia all'ucraina Odessa, che si trova solo a 48 chilometri dalla Moldavia, innescherebbe un enorme flusso di rifugiati e sarebbe una «completa catastrofe per la situazione umanitaria», ha aggiunto.

«Siamo al limite»

Anche in Polonia, dove sono stati accolti quasi 1,7 milioni di profughi in due settimane, il sindaco di Varsavia, Rafał Trzaskowski, ha lanciato un appello a Onu e Ue per ricollocare i rifugiati.

«Siamo al limite», dice già da qualche giorno il primo cittadino della capitale polacca, sottolineando come la quota di profughi arrivata a Varsavia in sole due settimane sia pari al 10% della sua popolazione.

Anche secondo un sondaggio realizzato da SW Reseach per il quotidiano polacco Rzeczpospolita, il 74% dei polacchi si è detto a favore di un meccanismo di redistribuzione dei rifugiati in fuga dall'Ucraina tra gli Stati membri dell'Ue.

Paura per i bambini

«Israele deve aprire la porta ai profughi. Che non avvenga che una persona in fuga dal fuoco, dalle ostilità, che non sappia doveva andare, non trovi qua almeno una zona di riparo», ha ammonito dal canto suo il rabbino capo di Israele (ashkenazita) David Lau.

Un grande timore è legato ad una possibile scomparsa dei migliaia di bambini profughi in fuga: sono un milione i minori arrivati tra Polonia, Ungheria, Romania. Di questi, 200 mila provengono da istituzioni di accoglienza e molti di questi, quasi la metà, sono disabili .

«Uno dei problemi è proprio quello dell'identificazione dei bambini: senza un controllo, diventano vittime della tratta. È una piaga che avviene in tutte le situazioni drammatiche come questa», mette in guardia Ernesto Caffo, presidente Telefono Azzurro ONLUS.

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