L'ex cancelliere tedesco, Gerhard Schröder, dovrebbe lasciare il Partito socialdemocratico (Spd). È quello che ha affermato la copresidente dell'Spd, Saskia Esken, in un'intervista alla radio Deutschlandfunk. Intanto contro Schröder Kiev chiede sanzioni.
25.04.2022, 11:47
25.04.2022, 11:58
SDA
«La rinuncia ai suoi mandati nelle imprese russe sarebbe stata necessaria per salvare la sua reputazione come ex cancelliere di successo. Purtroppo non ha seguito questo consiglio», ha affermato Esken, commentando l'intervista rilasciata al New York Times, dove Schröder ha spiegato che rinuncerebbe ai suoi incarichi nei colossi energetici russi soltanto se il presidente russo Vladimir Putin tagliasse le forniture alla Germania e all'Europa.
«Schröder agisce purtroppo da molti anni solo come uomo di affari e dovremmo smetterla di percepirlo come uomo di Stato e come ex cancelliere. Lui guadagna i suoi soldi con il lavoro per le imprese russe e la sua difesa di Putin contro l'accusa di crimini di guerra è semplicemente assurda», ha aggiunto. Alla domanda se Schröder dovrebbe lasciare il partito, la Esken ha risposto: «Dovrebbe».
Il sindaco di Kiev: «Schröder sia sanzionato»
Intanto, pure reagendo alle dichiarazioni al New York Times, il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, chiede che l'Occidente sanzioni l'ex cancelliere. È quello che ha affermato in un'intervista al tabloid tedesco Bild, pubblicata oggi in prima pagina.
«Tutti quelli che continuano a lavorare per il criminale di guerra Putin devono essere sanzionati duramente», afferma. Schröder fa parte del «sistema Putin», aggiunge, «e per questo è corresponsabile della mattanza di donne e bambini in Ucraina».