Le forze armate ucraine hanno riconquistato il 20% di Sievierodonetsk, nell'est del Paese, mentre i russi controllano circa la metà della città: lo ha detto il capo dell'amministrazione militare regionale del Luhansk, Serhii Haidai.
04.06.2022, 08:09
04.06.2022, 10:32
SDA
Haidai ha precisato che gli invasori sono arrivati a controllare il 70% di Sievierodonetsk, ma che ora hanno perso terreno: «Non saranno in grado di conquistare la regione in due settimane, come predetto dall'intelligence britannica», ha affermato, aggiungendo che l'esercito russo ha subito perdite significative in città, mentre secondo lui «la 'Repubblica popolare del Donetsk' (i separatisti filorussi) si rifiuta di combattere per la ''Repubblica popolare del Luhansk'».
Offensiva russa contro Sloviansk
Intanto lo stato maggiore di Kiev – secondo quanto riporta la Cnn – ha reso noto che l'esercito russo sta rafforzando le posizioni attorno a Sloviansk in vista di una nuova offensiva contro questa città strategica dell'Ucraina orientale.
I russi, che avevano già lanciato un attacco senza successo contro due città a nord e nord-ovest di Sloviansk (Barvinkove e Sviatohirsk), stanno schierando adesso fino a 20 gruppi tattici nella zona. Non è chiaro invece se le truppe di Mosca abbiano guadagnato ulteriore terreno a est di Sloviansk, dopo aver preso il controllo della città di Lyman a fine maggio.
Incontri USA-UE-GB per una tregua
Dirigenti Usa si sono incontrati regolarmente nelle ultime settimane con i colleghi europei e britannici per discutere un possibile quadro per un cessate il fuoco e per la fine della guerra in Ucraina attraverso un accordo negoziato. Lo riferisce la Cnn citando varie fonti a conoscenza dei colloqui.
Kiev non è coinvolta direttamente, nonostante l'impegno Usa a non decidere «nulla sull'Ucraina senza l'Ucraina». Secondo la Cnn, ci sarebbe ancora una certa confusione su quale tipo di cornice gli Usa considerano appropriata per portare Kiev a ulteriori discussioni.
In ogni caso sia i dirigenti americani che quelli occidentali concordano sulla crescente preoccupazione che, se russi e ucraini non tornano al tavolo e raggiungono un accordo, la guerra potrebbe trascinarsi per anni.