Guerra in Ucraina Zelensky: «Pronto a compromessi, ma senza tradire il paese»

SDA

9.3.2022 - 22:07

Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky «solo dopo colloqui diretti fra i due presidenti possiamo chiudere questa guerra».
Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky «solo dopo colloqui diretti fra i due presidenti possiamo chiudere questa guerra».
Keystone

«In ogni trattativa il mio obiettivo è porre fine alla guerra con la Russia. E sono anche pronto a determinati passi. Si può arrivare a compromessi, ma questi non devono rappresentare un tradimento del mio paese». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

«Anche la controparte deve essere pronta a muoversi, perciò si chiamano compromessi. E solo così possiamo uscire da questa situazione. Dei dettagli non posso ancora parlare», ha affermato in un'intervista alla «Bild» online. «Non abbiamo ancora avuto un contatto diretto fra presidenti. Solo dopo colloqui diretti fra i due presidenti possiamo chiudere questa guerra», ha aggiunto.

In precedenza Ihor Zhovkva, vice capo dello staff del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e uno dei suoi principali consiglieri di politica estera, ha indicato in un'intervista a Bloomberg TV che l'Ucraina è pronta a «una soluzione diplomatica» e a discutere la richiesta russa di neutralità, ma non cederà «un solo centimetro» di territorio a Mosca.

«La nostra prima condizione per avere un simile negoziato – ha detto Zhovkva – è l'immediato cessate il fuoco e il ritiro delle truppe russe».

Putin «vuole disintegrare l'Europa, esattamente come l'Ucraina»

In un'intervista al settimanale tedesco «Die Zeit», secondo un'anticipazione, Zelensky ha poi affermato che «sono sicuro che anche la Polonia è a rischio». A suo avviso il presidente russo Vladimir Putin «vuole disintegrare l'Europa, esattamente come l'Ucraina».

Zelensky è convinto che l'intero continente sia in pericolo fino a quando la Russia avrà la possibilità di attaccare un altro Stato. Dal suo punto di vista nel mirino di Putin ci sono anche la Moldavia, la Georgia e il Baltico.

«Non siamo noi a dover avere paura, ma i politici del mondo. Penso cioè a tutti quelli che guardano l'Ucraina e pensano: potrebbe avvenire un'invasione del genere nel mio paese?» , ha aggiunto in un altro passaggio dell'intervista al settimanale tedesco in uscita domani.