UE - UngheriaLa Commissione UE sblocca 10 miliardi di fondi per Budapest
SDA
13.12.2023 - 19:10
La Commissione europea ha deciso di sbloccare i 10,2 miliardi di euro dei fondi strutturali per l'Ungheria bloccati a causa del mancato rispetto delle norme sullo Stato di diritto. Lo annuncia lo stesso esecutivo comunitario in una nota.
Keystone-SDA
13.12.2023, 19:10
13.12.2023, 19:12
SDA
«Dopo una valutazione approfondita e diversi scambi con il governo ungherese, la Commissione ritiene che l'Ungheria abbia adottato le misure che si era impegnata ad adottare», scrive Bruxelles, indicando che ora Budapest potrà «iniziare a richiedere i rimborsi» dei fondi di coesione «fino a circa 10,2 miliardi di euro». Restano congelati invece altri 21 miliardi, comprese le rate del Piano nazionale di di ripresa e resilienza (Pnrr).
Dopo lunghi mesi di trattative Bruxelles ha valutato positivamente le riforme introdotte dal governo di Viktor Orban per garantire l'indipendenza della magistratura, in linea con le condizioni della Carta dei diritti fondamentali dell'Ue, dando il suo via libera all'erogazione dei 10,2 miliardi di euro.
«L'Ungheria – si legge nella nota – ha adottato una legislazione che rafforza significativamente l'indipendenza della magistratura» e «corrisponde agli impegni assunti» anche «nel Pnrr».
Dubbi sulla «legge sulla protezione dei minori, la libertà accademica e il diritto di asilo»
Nonostante i progressi dell'Ungheria in campo giudiziario, la Commissione europea mantiene tuttavia le sue preoccupazioni riguardo «la legge sulla protezione dei minori, la libertà accademica e il diritto di asilo». Fino a quando queste preoccupazioni non saranno affrontate, Bruxelles riferisce di non poter sbloccare i restanti fondi congelati, tra i quali 6,3 miliardi di euro parte di diversi programmi della politica di coesione.
Allo stesso modo, il pagamento delle rate del Pnrr, che prevede al suo interno anche il raggiungimento di «super traguardi» per garantire la tutela degli interessi finanziari dell'Unione, resta sospeso.
«La Commissione monitorerà attentamente e costantemente, in particolare attraverso audit, l'impegno attivo» di Budapest nell'applicazione delle misure. Se il rispetto dei diritti fondamentali dovesse nuovamente essere violato, avverte Bruxelles, i finanziamenti potranno essere nuovamente bloccati.