Bruxelles-SarajevoUE, Von der Leyen: «sì» ai negoziati per l'adesione della Bosnia
SDA
12.3.2024 - 09:58
«La Bosnia ha fatto più progressi in un anno che nell'ultimo decennio. Oggi decideremo di raccomandare al Consiglio l'apertura dei negoziati di adesione con la Bosnia-Erzegovina.»
Keystone-SDA
12.03.2024, 09:58
12.03.2024, 10:23
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«Il messaggio della Bosnia-Erzegovina è chiaro. Anche il nostro messaggio deve essere chiaro. Il futuro della Bosnia-Erzegovina è nella nostra Unione». Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen alla plenaria dell'eurocamera.
Il dossier sarà sul tavolo del prossimo vertice dei 27, a fine marzo.
«Oggi presentiamo un rapporto sui progressi della Bosnia-Erzegovina. Si tratta di un'analisi fattuale degli ultimi sviluppi. E traccia un quadro molto chiaro. Da quando abbiamo concesso lo status di candidato, la Bosnia-Erzegovina ha compiuto passi impressionanti verso di noi. In primo luogo, la Bosnia-Erzegovina è ora pienamente allineata alla nostra politica estera e di sicurezza, il che è fondamentale in questi tempi di turbolenze geopolitiche.»
«In secondo luogo, il paese sta adottando leggi importanti, come quella sulla prevenzione del conflitto di interessi, che si era arenata per sette anni, e la legge contro il riciclaggio di denaro e il contrasto al finanziamento del terrorismo. Terzo, la gestione dei flussi migratori continua a migliorare e i negoziati per un accordo Frontex (l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera) sono pronti ad iniziare», ha spiegato von der Leyen.
Inoltre «il Ministero della giustizia ha accettato di includere nel casellario giudiziario nazionale le sentenze del Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia. E da ultimo, per quanto riguarda il dialogo e la riconciliazione, è appena diventato operativo un nuovo Comitato direttivo per il consolidamento della pace», ha osservato ancora la numero uno dell'esecutivo comunitario.
«Naturalmente, sono necessari ulteriori progressi per entrare a far parte dell'Unione. Ma il paese sta dimostrando di essere in grado di poter adeguarsi ai criteri di adesione e all'aspirazione dei suoi cittadini a far parte della nostra famiglia», ha sottolineato.