Personaggio controversoUn laser spaziale ebraico? «Fantastico! Posso unirmi?»
Philipp Dahm
8.2.2021
Siede a Washington da novembre, eppure a Marjorie Taylor Greene è già stato chiesto di rassegnare le dimissioni. Le sue teorie QAnon erano note, eppure, secondo il conduttore televisivo Noah, sono ancora innocue rispetto al resto.
Piacere: Marjorie Taylor Greene. La Repubblicana della Georgia si trova ad affrontare la richiesta di rassegnare le dimissioni, nonostante sia stata eletta alla Camera dei rappresentanti georgiana solo a novembre. Qual è il problema per la nota sostenitrice di Donald Trump? È simile a quello del suo eroe: le sue farraginose teorie complottiste sui social media sono la rovina della Greene.
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Sin dall'inizio del programma, «The Daily Show with Trevor Noah» mostra filmati in cui si vede, tra l'altro, la Greene mentre racconta alla folla che la Democratica Nancy Pelosi sarebbe una traditrice. «Questo è un reato punibile con la morte», inveiva la Greene nel 2019.
La quarantaseienne avrebbe mandato volentieri alla forca anche Barack Obama e Hillary Clinton. «Non gradiscono molte delle cose che dico o faccio», dichiara la stessa Greene in risposta alle accuse. «È una caccia alle streghe.» «Beh, non gradiscono ciò che dici», riflette poi intensamente Trevor Noah, «perché hai chiesto la loro esecuzione. Non vogliono nessuna caccia alle streghe, vogliono solo restare vivi.»
La fede QAnon
Secondo il presentatore, bisognerebbe prendere sul serio Marjorie Taylor Greene già per il suo nome: «Gli attentatori hanno sempre tre nomi: Lee Harvey Oswald, John Wilkes Booth, Neil Patrick Harris... Sono loro i killer a ogni cerimonia.»
Chi è, allora, questa controversa politica statunitense? La Greene è stata eletta nel 14° distretto della Georgia, proprio fuori Atlanta. Le sue opinioni sarebbero «completamente al di fuori della realtà»: così Noah introduce i filmati che si succedono dal minuto 2:02. Il fondamento delle sue convinzioni sono le teorie di QAnon, che derivano presumibilmente da un informatore seduto proprio nella centrale del potere: «Q è un patriota. Questo è certo», afferma la Greene.
Secondo la Greene e Q, che sarebbe vicino a Trump, molti membri del governo venerano Moloch, ossia Satana. Inoltre, sarebbero anche pedofili. Eppure, la Greene «non è certo il primo membro del Congresso che crede a cose sconcertanti»: così Noah difende la donna. «Dopotutto, Ted Cruz crede che la barba gli doni.»
Osama bin Karen
Eppure, QAnon sarebbe un movimento non solo estremo, ma anche delirante: «Come si può pretendere di essere al governo e, al contempo, credere che il governo sia pieno di predatori sessuali, adoratori di Satana?» Del resto, l'orizzonte della Greene non si limita alle teorie cospirazioniste di QAnon.
Come mostrano i filmati a partire dal minuto 3:27, nel 2018 ha sostenuto che Barack Obama fosse musulmano, che dietro l'attentato a JFK si celassero i Clinton e mise in dubbio lo svolgimento degli eventi dell'11 settembre. Lo stesso vale per il massacro della scuola di Parkland, in Florida, che costò la vita a 17 persone nel 2018. Un video mostra persino la Greene mentre affronta un giovane sopravvissuto in strada, che si batte a favore di leggi più severe in materia di armi.
«Ma come è riuscita Osama bin Karen a essere eletta, tanto per cominciare?», chiede comprensibilmente Noah. La sua risposta: poiché al 14° distretto si erano prontamente candidati nove Repubblicani, l'attenzione era già estremamente divisa. Inoltre, prima dell'elezione, il suo passato legato a QAnon era emerso parzialmente, ma agli occhi dei Repubblicani la Greene appariva soprattutto come un'irriducibile sostenitrice di Trump.
Il «messaggio per i terroristi dell'Antifa» della Greene
Che la Greene fosse perfettamente in linea con l'ex presidente era evidente già dallo spot della sua campagna elettorale, nel video dal minuto 5:43. «L'America è il Paese migliore del mondo», tuona consapevolmente in direzione della telecamera, di fronte a un fuoristrada Hummer, prima di mirare il nemico con un fucile dal pianale di carico del veicolo: «A Washington ci servono conservatori che garantiscano che resti così.»
Nel mirino di Marjorie Taylor Greene ci sono Washington e, soprattutto, i politici democratici.
Secondo la Greene, i Democratici non sarebbero più «un partito americano», bensì «il partito del socialismo. Vogliono spalancare ancora di più i nostri confini. Vogliono uccidere i bambini fino a poco prima della nascita, se non addirittura dopo.»
In un altro filmato, la donna guarda accanita nella telecamera. «Ho un messaggio per i terroristi dell'Antifa», tuona mentre disinserisce la sicura della pistola mitragliatrice che imbraccia: «State alla larga dalla Georgia nord-occidentale!»
Il classico antisemitismo
Alcuni potrebbero essere sorpresi dal fatto che proprio questa nazionalista amante delle armi abbia anche opinioni razziste. Altri, però, potrebbero non essere così stupiti. Dal minuto 6:40, ammonisce contro un'«invasione islamica». I musulmani dovrebbero restare a casa loro: «Lì potete avere tutte le donne o le capre che volete.»
Greene ha pronunciato frasi come: «Il gruppo trattato peggio negli Stati Uniti sono gli uomini bianchi.» Inoltre, ha scritto che gli incendi boschivi del 2018 in California sarebbero stati scatenati dai raggi laser di un satellite, legato alla famiglia Rothschild: nel frattempo, ha eliminato il post da Facebook.
«Aspetta, aspetta», afferma Noah, «un laser spaziale ebraico? Perché qualcuno dovrebbe utilizzare un laser spaziale per incendiare segretamente un bosco, invece di... Ah sì, utilizzare dei semplici fiammiferi? E, sinceramente, se siete antisemiti, questo è un modo strano per portare le persone dalla vostra parte. Quando sento qualcuno dire: ‹Gli Ebrei hanno un laser spaziale›, penso: ‹Fantastico! Posso unirmi?›»
Il problema, però, è quando si ride
Secondo il conduttore, non è strano che la Greene sia stata eletta. È una deputata che unisce, a prescindere che l'odio sia rivolto agli ebrei, ai musulmani, ai neri o a quegli «untuosi Canadesi». Dal minuto 8:50, il video mostra che la Greene avrebbe persino invitato alla rivoluzione prima della mancata rielezione di Trump il 20 novembre 2020.
Mentre qualche politico riflette ancora su come allontanare la Greene dal sistema, anche lei cerca ora di rimuovere qualcuno: la Greene ha richiesto un processo di impeachment contro Joe Biden, che è appena entrato in carica. «Vedremo cosa succederà», annuncia con un ampio ghigno.
Trevor Noah ritiene che si tratti di un atto molto debole. È giunta a Washington in qualità di giustiziere, ma delle sue intenzioni rimane solo un misero impeachment. «La Camera dei rappresentanti trasforma chiunque in un moderato», punzecchia il conduttore.
Secondo il trentaseienne, persino la Greene potrebbe essere una Democratica mascherata. Se lo fosse, sarebbe positivo: «Sarebbe l'unico modo in cui i Repubblicani la condannerebbero per ciò che ha fatto.»