I 538 grandi elettori dei 50 Stati e della capitale si stanno riunendo oggi per votare formalmente il prossimo presidente, mettendo il sigillo sulla vittoria di Joe Biden.
Gran parte degli Stati ha leggi che vincolano i loro grandi elettori a sostenere chi si è aggiudicato il voto popolare nei rispettivi Stati. Possibili anche elettori infedeli, anche se una recente sentenza della Corte suprema consente agli Stati di punirli o rimuoverli.
Nelle elezioni del 3 novembre Biden ha vinto 306 voti del collegio elettorale, contro i 232 di Donald Trump. Per ottenere la presidenza ne occorrono 270.
I voti saranno poi trasmessi al Congresso, che li conterà formalmente il 6 gennaio.
In quella sede potrebbero essere ancora avanzate delle contestazioni ma appare altamente improbabile un ribaltamento del voto in uno o più Stati, che richiederebbe comunque il consenso di entrambi i rami del Parlamento, con la Camera già in mano ai democratici e le sorti del Senato appese ai ballottaggi del 5 gennaio.