Guerra in Ucraina Biden: «Forniremo a Kiev sistemi di missili più avanzati»

SDA

1.6.2022 - 07:28

"Vogliamo vedere un'Ucraina democratica, indipendente, sovrana e prospera con i mezzi per difendersi da ulteriori aggressioni", scrive il presidente Joe Biden nell'editoriale sul "New York Times".
"Vogliamo vedere un'Ucraina democratica, indipendente, sovrana e prospera con i mezzi per difendersi da ulteriori aggressioni", scrive il presidente Joe Biden nell'editoriale sul "New York Times".
Keystone

Gli Stati Uniti forniranno all'Ucraina sistemi missilistici «più avanzati» per colpire «obiettivi strategici». Lo ha annunciato il presidente americano Joe Biden.

In un lungo editoriale sul «New York Times» dal titolo «Che cosa farà e che cosa non farà l'America in Ucraina», il presidente ricorda tutte le armi che gli Stati Uniti hanno inviato a Kiev dall'inizio dell'invasione della Russia il 24 febbraio.

«L'obiettivo dell'America è semplice: vogliamo vedere un'Ucraina democratica, indipendente, sovrana e prospera con i mezzi per scoraggiare e difendersi da ulteriori aggressioni», scrive Biden per poi annunciare: «ecco perché ho deciso che forniremo agli ucraini sistemi missilistici e munizioni più avanzati, che consentiranno loro di colpire con maggiore precisione obiettivi chiave sul campo di battaglia in Ucraina».

Fonti dell'amministrazione hanno precisato che gli Stati Uniti forniranno all'Ucraina sistemi missilistici Himars, che hanno una gittata di 80 chilometri.

«Non attaccheremo la Russia»

«Non cerchiamo una guerra tra Nato e Russia. Per quanto non sia d'accordo con Putin e trovi le sue azioni un oltraggio, gli Stati Uniti non cercheranno di rovesciarlo», prosegue Biden.

«Finché gli Stati Uniti o i nostri alleati non saranno attaccati, non saremo direttamente coinvolti in questo conflitto, né inviando truppe americane a combattere in Ucraina né attaccando le forze russe. Non stiamo incoraggiando o consentendo all'Ucraina di colpire oltre i suoi confini. Non vogliamo prolungare la guerra solo per infliggere dolore alla Russia», sottolinea Biden.

Gli Stati Uniti «al momento non hanno alcuna indicazione che la Russia abbia intenzione di usare armi atomiche in Ucraina, sebbene la retorica di Mosca sullo spettro del nucleare sia di per sé pericolosa ed estremamente irresponsabile», scrive ancora il presidente americano nell'editoriale, ribadendo che «qualsiasi uso di armi nucleari in questo conflitto su qualsiasi scala sarebbe completamente inaccettabile per noi così come per il resto del mondo e comporterebbe gravi conseguenze».

Zelensky: «Perdiamo 60-100 soldati al giorno»

Intanto l'Ucraina sta perdendo dai 60 ai 100 soldati ogni giorno, ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in una videointervista al sito di notizie americano Newsmax ripresa da CNN e Tass.

«La situazione nell'est è molto difficile. Ogni giorno perdiamo dai 60 ai 100 soldati e contiamo qualcosa come 500 feriti in combattimento», ha detto Zelensky.

Questi ha quindi spiegato che la posizione dell'Ucraina come «perimetro difensivo» per il mondo contro la Russia significa che Kiev non può «cedere» nulla.

«Non siamo pronti a cedere nessuno dei nostri territori, perché i nostri territori sono i nostri territori: è la nostra indipendenza, la nostra sovranità; questo è il problema», ha detto Zelensky riconoscendo che «ci sono alcune difficoltà con alcuni territori. Ci sono alcuni dettagli, ma tutte queste difficoltà potrebbero essere discusse e quelle discussioni sarebbero necessarie per fermare la guerra».

L'Ucraina non ha intenzione di attaccare la Russia

Commentando poi proprio la notizia che Kiev potrà utilizzare i sistemi missilistici Himars che riceverà dagli Stati Uniti per colpire obiettivi sul territorio russo, Zelensky ha quindi sottolineato che l'Ucraina non ha intenzione di attaccare la Russia.

«So che la gente negli Stati Uniti sta dicendo, o qualcuno alla Casa Bianca sta dicendo, che potremmo usarli (gli Himars, ndr) per attaccare la Russia. Non abbiamo intenzione di attaccare la Russia. Non siamo interessati alla Federazione Russa. Non stiamo combattendo sul loro territorio», ha detto il presidente.

Anche in un videodiscorso sulle reti sociali, Zelensky, citato dall'"Ukrainska Pravda» ha indicato che «la situazione nella direzione del Donbass è molto complicata. Severodonetsk, Lysychansk, Kurakhove sono ora l'epicentro dello scontro». La situazione del fronte va valutata in modo completo, non in un'area, quella più rigida e che attira maggiormente l'attenzione, ma sull'intero fronte», ha comunque sottolineato, rivendicando i successi di Kiev in altre zone del paese, da Kherson a Kharkiv.

«Abbiamo alcuni successi nella direzione di Kherson, così come progressi nella regione di Kharkiv. Le forze armate ucraine stanno frenando la pressione degli occupanti nella regione di Zaporizhzhia».

L'esercito di Kiev «rimane padrone della situazione in prima linea»

L'esercito di Kiev «rimane padrone della situazione in prima linea, nonostante il fatto che l'esercito russo abbia ancora un vantaggio significativo in termini di equipaggiamento e numero», ha aggiunto Zelensky.

Dopo il raid denunciato ieri da Kiev contro un serbatoio di acido nitrico in un impianto chimico di Severodonetsk, il presidente ha poi affermato che «data la presenza di una produzione chimica su larga scala a Severodonetsk, gli attacchi dell'esercito russo lì, compresi i bombardamenti aerei alla cieca, sono semplicemente folli. Ma nel 97esimo giorno di una tale guerra, non sorprende più che per l'esercito russo, per i comandanti russi, per i soldati russi, qualsiasi follia sia assolutamente accettabile».