In opposizione a Trump Biden lancia la sua campagna puntando su libertà e democrazia

SDA

3.1.2024 - 21:39

In difficoltà nei sondaggi, il presidente degli Usa e candidato alla propria successione Joe Biden preme sull'acceleratore e spinge la sua campagna elettorale per recuperare terreno e far capire agli americani che la battaglia iniziata con la sua elezione nel 2020 non è ancora finita. In gioco – è il messaggio del presidente – ci sono la libertà e la democrazia, sulle quali continua ad aleggiare lo spettro di un avversario pericoloso, Donald Trump.

Joe Biden in una foto del 20 dicembre.
Joe Biden in una foto del 20 dicembre.
KEYSTONE/AP Photo/Evan Vucci

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  • Il presidente degli Usa e candidato alla propria successione Joe Biden preme sull'acceleratore e spinge la sua campagna elettorale per recuperare terreno e far capire agli americani che la battaglia iniziata con la sua elezione nel 2020 non è ancora finita.
  • «Il nostro messaggio è chiaro e semplice: conduciamo questa campagna elettorale come se vi dipendesse il destino della nostra democrazia. Perché vi dipende realmente», ha detto la manager della campagna del presidente.
  • «Quando Biden ha corso quattro anni fa disse che ‹ci stavamo battendo per l'anima dell'America› e guardando al 2024 lo stiamo ancora facendo. La minaccia alla democrazia posta da Donald Trump nel 2020 è solo divenuta più preoccupante negli anni», ha osservato ancora.

Biden e la vicepresidente Kamala Harris sono pronti a una battaglia spietata per quest'anno: consapevoli di aver perso l'attrazione di quattro anni fa, il presidente e la sua vice intendono combattere per convincere gli elettori e il loro stesso partito, che li vede con scetticismo e teme che non riusciranno nell'impresa di sconfiggere Trump.

Proprio sull'ex presidente e il movimento Maga che ha creato sono concentrati tutti gli sforzi. «Il nostro messaggio è chiaro e semplice: conduciamo questa campagna elettorale come se vi dipendesse il destino della nostra democrazia. Perché vi dipende realmente», ha detto Julie Chavez Rodriguez, la manager della campagna di Biden illustrando i primi due cruciali appuntamenti del presidente.

Il 6 gennaio, in occasione del terzo anniversario dell'assalto a Capitol Hill, Biden sarà in Pennsylvania, nella storica Valley Forge, in cui si accamparono nell'inverno del 1777-1778 le truppe dell'esercito continentale guidato da George Washington durante la guerra di indipendenza.

Una scelta per mostrare le profonde differenze fra Washington, il primo presidente americano che lasciò volontariamente il potere, e Trump che ancora adesso non accetta l'esito delle elezioni del 2020.

Trump minaccia la democrazia?

«Il 6 gennaio 2021 abbiamo assistito a due visioni molto diverse dell'America. È stata la prima volta nella nostra storia che un presidente ha cercato di prevenire il pacifico trasferimento di potere», ha spiegato Rodriguez.

«Quando Biden ha corso quattro anni fa disse che 'ci stavamo battendo per l'anima dell'America' e guardando al 2024 lo stiamo ancora facendo. La minaccia alla democrazia posta da Donald Trump nel 2020 è solo divenuta più preoccupante negli anni», ha osservato ancora.

Lunedì 8 gennaio il presidente sarà invece in South Carolina e visiterà la chiesa afroamericana Emanuel African Methodist Episcopal Church di Charleston, dove nel 2015 un suprematista entrò e uccise nove persone.

Anche in questo caso la scelta non è casuale: il presidente vuole infatti sottolineare la sua crescente preoccupazione per l'aumento della violenza politica e la sua determinazione a opporsi al trend in atto.

Biden perde consensi tra afroamericani, ispanici e giovani

La tappa in South Carolina è ritenuta cruciale per la campagna di Biden, che sta perdendo consensi fra gli afroamericani, così come fra gli ispanici e i giovani. Nello stato è attesa anche Harris nell'ambito del suo tour nazionale per promuovere la libertà di scelta delle donne sull'aborto.

Nell'illustrare i messaggi e le prossime mosse di Biden, la sua campagna elettorale si è tenuta alla larga da temi controversi quali l'età del presidente e le guerre in Ucraina e a Gaza. Quest'ultima è il tema di politica estera più divisivo della presidenza Biden e quello che sta costando di più al presidente in termini di voti.