Dagli Stati Uniti Blinken: «75 milioni di dollari di aiuti per il popolo palestinese»

SDA

25.5.2021 - 19:47

Il segretario di Stato americano Antony Blinken, al termine di un lungo colloquio con il presidente palestinese Abu Mazen (a destra), ha spiegato di essere a Ramallah "per sottolineare l'impegno del governo degli Usa alle relazioni con l'Autorità nazionale palestinese".
Il segretario di Stato americano Antony Blinken, al termine di un lungo colloquio con il presidente palestinese Abu Mazen (a destra), ha spiegato di essere a Ramallah "per sottolineare l'impegno del governo degli Usa alle relazioni con l'Autorità nazionale palestinese".
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Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha assicurato da Ramallah (Cisgiordania) che intende chiedere al Congresso di sbloccare 75 milioni di dollari di aiuti per il popolo palestinese.

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Ha annunciato inoltre che gli Stati Uniti intendono riaprire il Consolato a Gerusalemme Est – chiuso dall'ex presidente Donald Trump con l'apertura dell'ambasciata – per i rapporti con i palestinesi.

«Come ho detto al premier Benyamin Netanyahu e al presidente Abu Mazen, gli Usa – ha spiegato Blinken – vanno nella direzione della riapertura del Consolato a Gerusalemme Est. Questo è un passo importante». Poi ha aggiunto di essere a Ramallah «per sottolineare l'impegno del governo degli Usa alle relazioni con l'Autorità nazionale palestinese».

5,5 milioni di dollari per un aiuto immediato a Gaza

I media riferiscono che dopo l'incontro con il presidente palestinese Abu Mazen Blinken ha detto che gli Stati Uniti daranno 5,5 milioni di dollari per un aiuto immediato a Gaza e 32 milioni all'Unrwa, l'Agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi.

«Ringraziamo gli Stati Uniti per il sostegno allo Stato di Palestina», ha detto Abu Mazen, citato dai media, al termine del lungo colloquio avuto a Ramallah con Blinken. «Speriamo che il futuro sia pieno di attività diplomatiche guidate dagli Stati Uniti e dal Quartetto (che include anche Onu, Ue e Russia, ndr), al fine di raggiungere una soluzione giusta e globale basata sul diritto internazionale».

Blinken, in visita oggi Gerusalemme e Ramallah, oggi ha sottolineato che gli Usa si oppongono «ad azioni unilaterali che possano minare le prospettive per una giusta e durevole pace» in Medio Oriente. Che queste siano – ha spiegato, citato dai media – «attività di colonie, demolizioni di case, annessioni di territori, istigazione alla violenza o compenso per individui che commettono atti di terrore».