Inghilterra Vaccino obbligatorio per chi lavora in ospedali o con anziani

SDA

9.11.2021 - 16:18

Obbligo di vaccino anti-Covid confermato per il personale del servizio sanitario nazionale britannico (Nhs) in prima linea
Obbligo di vaccino anti-Covid confermato per il personale del servizio sanitario nazionale britannico (Nhs) in prima linea
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Obbligo di vaccino anti-Covid confermato dal ministro della salute inglese per il personale del servizio sanitario nazionale britannico (Nhs) in prima linea.

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Lo ha formalizzato Sajid Javid, ministro della Salute del governo di Boris Johnson, precisando che il provvedimento – senza precedenti nel Regno Unito – varrà in Inghilterra, con il vincolo per chi lavora negli ospedali o nell'assistenza agli anziani di sottoporsi a partire da aprile 2022 alla doppia dose del vaccino anti Covid, pena la sospensione o un trasferimento.

Lo staff sanitario dell'isola è largamente vaccinato, ma secondo alcune stime vi sono fra 80.000 e 100.000 dipendenti dell'Nhs che non lo sono.

Il ministro Javid ha ufficializzato la decisione del governo Johnson – anticipata dai media nelle scorse ore – di fronte alla Camera dei Comuni. E ha ulteriormente precisato ai deputati le stime sul totale delle vaccinazioni somministrate al momento a medici, infermieri e altri operatori sanitari in Inghilterra: pari al 93% del totale con la prima dose, al 90% con la seconda, ma con un platea residuale di 'refrattari' che ha indicato fino a «oltre 100.000» individui in cifra assoluta.

Javid ha aggiunto che il provvedimento – su cui le autorità regionali di Scozia, Galles e Irlanda del Nord, competenti sul dossier in forza della devoluzione, e di segno politico diverso rispetto a quello centrale di Londra, non si sono ancora allineati – arriva dopo le consultazioni condotte nei mesi scorsi dal governo Tory a largo raggio con strutture sanitarie, sindacati e organizzazioni di categoria. Ha inoltre sottolineato come l'esperienza pilota delle case di riposo – dove lo staff a diretto contatto con i più vulnerabili è soggetto a uno specifico obbligo vaccinale in Inghilterra già da qualche tempo – abbia portato a una riduzione della somma di coloro che non si erano fatti iniettare la seconda dose da 88.000 a 32.000 nel giro di un mese.

«Ho attentamente considerato tutti i punti di vista – ha assicurato il ministro a un Parlamento e a un Paese tendenzialmente a disagio di fronte all'obbligatorietà delle raccomandazioni pubbliche, specialmente in materia di trattamenti medici – e i dati dimostrano come le vaccinazioni contribuiscano alla sicurezza delle persone e abbiano già salvato moltissime vite» umane.

Replicando nel dibattito parlamentare, il ministro ombra laburista Jon Ashworth – il cui partito guida il governo locale del Galles, dove l'obbligo non è stato imposto finora neppure negli ospedali – ha detto d'essere d'accordo sull'obiettivo di vedere vaccinato i sanitari al completo. Ma ha suggerito di «procedere con cautela» su questo terreno, sia per non coartare i diritti individuali sia per evitare il rischio di aggravare i «vuoti di organico» già esistenti in alcuni settori dell'Nhs.