Grande dispiegamento di forze in centro a Vienna
Forze speciali alla ricerca dell'uomo in fuga
Controllo di qualunque possibile sospetto
Forze speciali alla ricerca dell'uomo in fuga
Grande dispiegamento di forze in centro a Vienna
Una delle Sinagoghe di Vienna
Serie di attacchi nel centro di Vienna, ci sono morti e feriti
Grande dispiegamento di forze in centro a Vienna
Forze speciali alla ricerca dell'uomo in fuga
Controllo di qualunque possibile sospetto
Forze speciali alla ricerca dell'uomo in fuga
Grande dispiegamento di forze in centro a Vienna
Una delle Sinagoghe di Vienna
Ore di terrore nel cuore della capitale austriaca lunedì sera, dove sono avvenuti degli attacchi con armi da fuoco. Per ora il bilancio parla di due vittime e di 15 feriti. Un attentatore è stato ucciso, un secondo sarebbe ancora in fuga. La popolazione è stata invitata a stare in casa. La matrice islamista sembra certa.
Una donna è morta in seguito alle ferite riportate nell'attacco a Vienna. Lo riferiscono i media. Sale così a tre il numero dei morti, di cui due civili e un attentatore.
Il sindaco di Vienna Michael Ludwig, citato dal sito del quotidiano Kronen Zeitung, ha confermato che, oltre a un passante ucciso, una donna è morta a causa delle gravi ferite riportate nella sparatoria.
Nel corso di una conferenza stampa, in piena notte, il ministro dell'Interno austriaco, Karl Nehammer, ha detto che il terrorista – «pesantemente armato» – ucciso dalla polizia nel corso dell'attentato di ieri sera a Vienna -era un «simpatizzante» dell'Isis. Gli investigatori sono entrati in casa sua forzando la porta con esplosivi, ha detto Nehammer, senza voler fornire ulteriori dettagli sul profilo del killer. Almeno un secondo attentatore è in fuga, ha aggiunto.
L'attentatore ucciso era equipaggiato con un fucile d'assalto, grosse quantità di munizioni e una cintura di esplosivi che si sono rivelati fittizi, secondo il ministro.
Nehammer ha aggiunto che gli investigatori stanno cercando di determinare se è possibile che ci fosse un solo assalitore anche se «le sparatorie sono avvenute in luoghi diversi».
L'esercito ha inviato uomini nel centro di Vienna a sostegno delle forze di polizia. I soldati stanno presidiando i luoghi sensibili della città.
Nehammer ha lanciato un appello ai viennesi a non uscire di casa se non per motivi professionali o altre necessità urgenti, perché l'emergenza dopo l'attacco di stanotte nella capitale austriaca è ancora in corso. Oggi le scuole resteranno chiuse, ha aggiunto.
Il primo attacco
Una prima sparatoria è scoppiata a inizio serata, nelle poche ore precedenti all'entrata in vigore in Austria di un contenimento per combattere la pandemia di Covid-19.
Il dramma si è svolto nel cuore della città, nella Seitenstettengasse, vicino a un'importante sinagoga e al teatro dell'opera, dove un poliziotto è rimasto ferito.
«Sei diversi luoghi» sono stati presi di mira, ha detto la polizia. «In questa fase non è possibile dire se la sinagoga» fosse il bersaglio dei tiratori, ha reagito Oskar Deutsch, presidente della comunità ebraica di Vienna (IKG).
Altri spari sono stati esplosi durante la fuga, sempre nel centro della capitale austriaca.
Sette feriti gravi
Il sindaco della città ha annunciato che quindici persone sono state ricoverate, di cui sette in gravi condizioni.
Sul posto, le forze di polizia si sono mobilitate in gran numero per mettere in sicurezza il teatro del dramma, ha notato un fotografo dell'AFP, mentre i passanti si sono dati alla fuga.
Poco dopo la sparatoria, gli spettatori dell'opera hanno lasciato lo spettacolo sotto scorta.
L'Europa condanna
Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha condannato fermamente questi attacchi. «Non saremo mai intimiditi dal terrorismo e combatteremo questi attacchi con tutti i nostri mezzi», ha detto.
Ieri in tarda serata il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha preso posizione su Twitter in merito a quanto avvenuto.
«L'Europa condanna con forza questo atto codardo che viola la vita e i nostri valori umani. I miei pensieri sono con le vittime e la gente di Vienna sulla scia dell'orribile attacco di stasera. Siamo con l'Austria».
E sempre su Twitter si è espresso anche il presidente francese Emmanuel Macron.
«Noi francesi condividiamo lo shock e il dolore del popolo austriaco colpito stasera da un attentato nel cuore della capitale. Dopo la Francia, viene attaccato un Paese amico. È la nostra Europa. I nostri nemici devono sapere con chi hanno a che fare. Non ci arrenderemo».
Si esprimono anche Trump e Biden
Anche dagli Stati Uniti, dove si svolgono le battute finali per il voto alla presidenza, i due candidati, il presidente uscente Donald Trump e l'ex vice-presidente di Barack Obama Joe Biden si sono espressi sull'attacco.
Donald Trump ha scritto: «Le nostre preghiere per i viennesi dopo l'ennesimo vile atto terroristico in Europa. Questi attacchi malvagi contro persone innocenti devono cessare. Gli Stati Uniti sono a fianco di Austria, Francia e di tutta Europa nella lotta contro i terroristi, compresi i terroristi islamici radicali.»
Dal canto suo il candidato democratico Joe Biden ha invece affermato: «Dopo l'orribile attacco terroristico di questa notte a Vienna, in Austria, io e Jill preghiamo per le vittime e le loro famiglie. Dobbiamo stare uniti contro l'odio e la violenza.»
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