AfghanistanVietato tagliare la barba, ecco l'ultima stretta dei talebani
SDA
27.9.2021 - 18:31
«Siete urgentemente informati che da oggi rasare le barbe e mettere musica nei saloni da barba e nei bagni pubblici è strettamente proibito». Chiunque venga «scoperto a radere la barba di qualcuno o mettere musica, sarà punito secondo i principi della sharia e non avrà diritto di lamentarsi».
Keystone-SDA
27.09.2021, 18:31
27.09.2021, 18:34
SDA
L'ultimo ritorno dei talebani al passato più oscurantista in Afghanistan spunta da un avviso esposto nei saloni della provincia meridionale di Helmand: come accadeva fino a vent'anni fa, durante il primo Emirato islamico, gli uomini non potranno più radersi.
Dopo il ritorno a impiccagioni e punizioni corporali, e mentre le donne restano relegate ai margini della società ed escluse dalla politica e dalle scuole, la stretta conferma l'intenzione dei mullah di imporre con ogni mezzo alla popolazione la propria intransigente interpretazione della legge islamica, negando le ripetute promesse di moderazione.
Misure che, annunciano i padroni di Kabul, verranno fatte rispettare dalla polizia religiosa, incaricata di eseguire i provvedimenti del rinato ministero per la Propagazione della virtù e la prevenzione del vizio, che ha preso il posto di quello dedicato agli Affari femminili.
Il provvedimento, ha spiegato Hafiz Rashid, direttore per l'Informazione dei talebani della provincia di Helmand, verrà esteso anche al resto dell'Afghanistan. D'altronde, lo stesso ordine risulta già impartito a diversi barbieri di Kabul.
«Uno dei talebani mi ha detto che potrebbero mandare ispettori sotto copertura», ha raccontato un barbiere della capitale afghana, citato dalla Bbc. Un suo collega, che gestisce uno dei saloni più grandi della città, ha riferito che i sedicenti studenti coranici gli hanno esplicitamente detto di «smettere di seguire lo stile americano».
Prime punizioni per i trasgressori già arrivate
E le prime punizioni per i trasgressori sono già arrivate, secondo quanto riferisce il giornale Etilaatroz.
«I clienti non si tagliano le barbe per non essere presi di mira dai miliziani talebani per strada. Vogliono integrarsi e sembrare come loro», ha spiegato un altro barbiere di Herat, terzo centro dell'Afghanistan, che pure dice di non aver finora ricevuto alcun ordine formale al riguardo. «Per tanti anni – ha raccontato un altro barbiere – il mio salone è stato un posto in cui i giovani potevano radersi come volevano e sembrare alla moda. Ma ora non ha più senso continuare con questo business».
Intanto, nel limbo tra vecchio e nuovo governo, l'Afghanistan si è ritirato dalla lista degli interventi al dibattito dell'Assemblea generale dell'Onu, dove il nuovo inviato dei talebani non è stato finora riconosciuto al posto dell'ambasciatore nominato dall'ex presidente Ashraf Ghani.