Politica Von der Leyen, a luglio il piano d'emergenza sull'energia

SDA

24.6.2022 - 15:31

La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha detto oggi che a luglio verrà presentato un piano europeo per affrontare l'emergenza energetica attraverso la riduzione della domanda
La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha detto oggi che a luglio verrà presentato un piano europeo per affrontare l'emergenza energetica attraverso la riduzione della domanda
Keystone

A luglio la Commissione europea presenterà un piano europeo per affrontare l'emergenza energetica attraverso la riduzione della domanda. Lo ha annunciato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen al termine del vertice Ue.

«Lavoreremo con i Paesi per evitare frammentazioni – ha detto la presidente – e il ritorno ai combustibili fossili». «Ci dobbiamo preparare ad affrontare nuove interruzioni delle forniture di gas da parte della Russia», ha detto von der Leyen.

«Dovremo lavorare duramente assicurandoci che i piani d'emergenza nazionali siano adeguati». In questa ottica, ha detto ancora la presidente, «lavoreremo su un piano d'emergenza per la riduzione della domanda insieme ai partner industriali e ai Paesi membri».

«Dobbiamo decidere in fretta»

La Commissione europea, ha aggiunto, sta lavorando «su diversi modelli» per intervenire sul caro energia, compresa una «riforma del mercato elettrico» con il «disaccoppiamento di gas ed elettricità per la formazione dei prezzi di mercato».

«Il Consiglio europeo invita il Consiglio, insieme alla Commissione, ad adottare tutte le misure appropriate per assicurare un più stretto coordinamento energetico tra gli Stati membri».

È quanto si legge nelle conclusioni del vertice europeo che, quindi, rispetto all'ultima versione della bozza, nel testo vede aggiunto un ulteriore punto sul dossier energia.

«Il ritorno accelerato dell'inflazione, la normalizzazione della politica monetaria su entrambe le sponde dell'Atlantico e i primi segni di rallentamento economico creano una situazione che ci impone di prendere decisioni rapide» nel campo «dell'energia», ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron al termine del vertice Ue.

Bisogna «agire subito sui prezzi dell'energia perché sta succedendo che da un'inflazione che dipendeva sostanzialmente dall'energia ora dipende anche da altre cose. Questi aumenti si spargono e diventano aumenti di altre merci», ha detto dal canto suo il primo ministro italiano Mario Draghi in conferenza stampa a Bruxelles.

«Sui prezzi dell'energia i Paesi sono molto esitanti ad agire, ho un chiesto Consiglio straordinario sull'energia a luglio ma mi è stato fatto notare che non abbiamo ancora uno studio sul quale discutere. Ecco, ora nella risoluzione finale il Consiglio invita la Commissione a produrre questo studio entro settembre, per poi discuterne nel Consiglio di ottobre», ha aggiunto Draghi.

Putin ha tagliato le forniture

«C'è molta consapevolezza rispetto alla serietà della situazione» sull'energia. «Si è parlato molto di coordinamento e sulla solidarietà, che certo ci deve essere e ci deve essere anche una risposta a controllare il prezzo del gas.

L'obiezione che si fa al price cap è la paura che in risposta la Russia tagli le forniture, ma ormai in Germania stiamo al 50% del flussi. Putin incassa le stesse cifre e l'Ue ha difficoltà immense». ha affermato il premier italiano.

Maggior coordinamento

«Abbiamo intrapreso un buon percorso verso il coordinamento della nostra politica energetica». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz incontrando la stampa al termine del Consiglio europeo parlando in particolare del caro-prezzi nell'energia.

Alcuni Stati collaboreranno per gli acquisti di energia, ha spiegato, «la Commissione riprenderà il suo lavoro» e farà «un'attenta relazione sulle varie questioni relative all'architettura del mercato e su cosa si può fare insieme e di questo parleremo la prossima volta». «Per assicurarci di diventare indipendenti dobbiamo impegnarci al massimo per espandere la produzione di energia eolica e solare» vanno potenziate le reti, «assicurandoci di poter utilizzare l'idrogeno».

Rispetto invece al fatto che al G7 si discuta di price cap del petrolio «in Europa abbiamo deciso che usciremo dall'importazione del petrolio russo per fine anno – ha detto -. Stiamo creando le precondizioni tecniche». «Naturalmente dovremo collaborare a livello internazionale, solo se lavoriamo insieme avremo successo».