Paesi Bassi Wilders condannato per incitazione all'odio

La Corte Suprema olandese ha riconosciuto Geert Wilders, leader del partito di estrema destra Pvv (Partito della libertà), colpevole di incitazione all'odio e alla violenza per le frasi pronunciate contro la comunità marocchina nel 2014.

Keystone-SDA

06.07.2021, 16:24

06.07.2021, 18:10

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Wilder era già stato condannato in appello per lo stesso reato lo scorso settembre, ma aveva presentato ricorso. La sentenza pronunciata oggi dalla Corte Suprema è definitiva e inappellabile.

«Gli insulti rivolti a minoranze o gruppi di persone sono vietati dalla legge – ha detto il giudice della Corte Suprema Vincent van den Brink.- e anche un esponente politico deve rispettare i principi alla base dello Stato di diritto e non deve incitare all'intolleranza».

I fatti alla base del procedimento giudiziario durato sei anni risalgono al marzo del 2014 quando, durante un comizio svoltosi all'Aja, Wilders, dopo uno scambio di battute con la platea, promise che avrebbe ridotto la presenza di persone di origine marocchina nel Paese.

Wilders, che comunque non deve scontare alcuna pena, ha subito reagito con un tweet in cui denuncia che 'la corruzione è dilagante' e che in Olanda 'lo Stato di diritto è in fallimento'. Il leader del Pvv vive in una residenza protetta e sotto scorta per le minacce ricevute a causa delle prese di posizione contro l'Islam e l'immigrazione.