SuperpotenzeXi agli Stati Uniti: «Troviamo il modo per andare d'accordo»
SDA
27.10.2022 - 13:06
La Cina «è pronta a collaborare con gli Usa per trovare il modo giusto per andare d'accordo nella nuova era sulla base del rispetto reciproco, della coesistenza pacifica e della cooperazione vantaggiosa per tutti». Lo sostiene il presidente Xi Jinping.
Keystone-SDA
27.10.2022, 13:06
27.10.2022, 13:14
SDA
Alla guida del Pcc con un terzo e inedito affidatogli domenica, Xi Jinping lo ha detto in un messaggio letto alla cena di gala annuale del National Committee on Us-China Relations (Ncuscr) al Plaza di New York, secondo il network statale Cctv.
A metà novembre, in occasione del G20 a Bali, in Indonesia, Xi potrebbe avere il primo faccia a faccia in persona con il presidente americano Joe Biden.
Cina e Stati Uniti devono «trovare il modo di andare d'accordo» per salvaguardare la pace e lo sviluppo nel mondo che «oggi non è né pacifico né tranquillo», ha scritto Xi nella lettera di congratulazioni all'organizzazione no-profit, in quelle che sono le sue prime osservazioni dopo il XX Congresso nazionale del Pcc.
«In quanto grandi potenze, il rafforzamento della comunicazione e della cooperazione tra Cina e Stati Uniti aiuterà ad aumentare la stabilità e la certezza globali e a promuovere la pace e lo sviluppo nel mondo», ha aggiunto il presidente cinese. In questo modo «non sarà solo un bene per entrambi i paesi, ma anche per il mondo», ha scritto Xi.
Cina e Stati Uniti si sono scontrati negli ultimi anni su questioni che vanno dalla tecnologia alla pressione di Pechino su Taiwan fino alla repressione a Hong Kong e alle presunte violazioni dei diritti nello Xinjiang. Washington ha anche accusato Pechino di fornire copertura diplomatica per l'invasione russa dell'Ucraina.
Xi ha ricevuto domenica un altro mandato quinquennale alla guida del Pcc durante la prima plenari del XX Comitato centrale riunitosi domenica.
L'amministrazione Biden, infine, ha definito questo mese la Cina come l'unico «concorrente» degli Stati Uniti «con l'intento di rimodellare l'ordine internazionale e, sempre più, il potere economico, diplomatico, militare e tecnologico per portare avanti tale obiettivo».