Onu-Pechino Xi chiama Bachelet, evitare di politicizzare diritti umani

SDA

25.5.2022 - 10:27

Lo Xinjiang non è stato menzionato nel colloquio, ma il presidente cinese Xi Jinping ha riferito che non esiste una "nazione ideale" per i diritti umani. (Immagine d'archivio del 10 maggio)
Lo Xinjiang non è stato menzionato nel colloquio, ma il presidente cinese Xi Jinping ha riferito che non esiste una "nazione ideale" per i diritti umani. (Immagine d'archivio del 10 maggio)
Keystone

Il presidente Xi Jinping ha difeso oggi i progressi della Cina in materia di diritti umani in un incontro virtuale con l'Alto Commissario dell'Onu per i diritti umani Michelle Bachelet, in visita nel paese.

25.5.2022 - 10:27

«Le questioni relative ai diritti umani non dovrebbero nemmeno essere politicizzate, strumentalizzate o trattate con doppi standard», ha affermato Xi nel resoconto del network statale Cctv, aggiungendo che la Cina ha «un percorso di sviluppo dei diritti umani che si adatta alle sue condizioni nazionali».

Il desidero delle persone per una vita migliore è il nostro obiettivo», ha aggiunto Xi, assicurando che la Cina «è disposta a portare avanti attivamente il dialogo sui diritti umani e la cooperazione con tutte le parti» in modo da «promuovere insieme la causa internazionale dei diritti umani».

Allo stesso tempo, «non c'è bisogno di un insegnante che sia arrogante con altri Paesi, per non parlare della politicizzazione e della strumentalizzazione delle questioni dei diritti umani, dell'adozione di doppi standard e dell'interferenza negli affari interni di altri paesi con il pretesto dei diritti umani», ha aggiunto Xi sempre nel resoconto di Cctv, in riferimenti riconducibili soprattutto alle critiche di Usa e Occidente.

Lo Xinjiang non è stato menzionato nel colloquio, ma il presidente ha riferito che non esiste una «nazione ideale» per i diritti umani.

La storica visita di sei giorni di Bachelet, la prima in Cina dal 2005 di un Alto Commissario dell'Onu per i diritti umani, include soste nella remota regione del nordovest, dove Pechino è stata accusata di aver incarcerato oltre un milione di uiguri e altre minoranze musulmane, che è stata definita un «genocidio» dagli Stati Uniti e da altri Paesi occidentali.

La Cina, al contrario, ha sempre respinto con veemenza le accuse, definendole la «menzogna del secolo».

Secondo la versione cinese, Bachelet ha affermato che l'Ufficio dell'Onu per i diritti umani è «disposto a rafforzare la cooperazione con la parte cinese e a fare sforzi congiunti per promuovere il progresso della causa globale dei diritti umani».

Avrebbe anche detto di «ammirare gli sforzi e i risultati della Cina nello sradicare la povertà, nella protezione dei diritti umani e nella realizzazione dello sviluppo economico e sociale».

Il portavoce del Dipartimento di Stato statunitense Ned Price ha affermato ieri che gli Stati Uniti sono «sconvolti» dalle ultime accuse, dopo che diversi media hanno riferito di migliaia di documenti e fotografie hackerati da polizia e campi di detenzione sul sistema di incarcerazione di massa dello Xinjiang.

SDA