Conflitto Zelensky, perdite enormi per la riconquista militare della Crimea

SDA

24.5.2022 - 07:14

Il presidente ucraino è intervenuto ieri in videoconferenza al WEF di Davos.
Il presidente ucraino è intervenuto ieri in videoconferenza al WEF di Davos.
Keystone

La riconquista militare della Crimea da parte di Kiev sarebbe possibile solo al prezzo di enormi perdite umane. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato da Ukrainska Pravda.

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Un conflitto per la riconquista della penisola annessa nel 2014 dalla Russia potrebbe portare alla morte di «centinaia di migliaia» di soldati ucraini, ha affermato il presidente.

«Stiamo pagando un prezzo alto, ma ci sarà sicuramente una vittoria, perché semplicemente non c'è altra via d'uscita», ha indicato il presidente ucraino, rispondendo ad una domanda su come finirà la guerra e se spera di firmare un accordo di pace con il presidente russo Vladimir Putin.

Allo stesso tempo, Zelensky ha detto di sapere che «qualsiasi guerra finisce con la diplomazia, la diplomazia può portare alla pace, e la pace è il desiderio di ogni persona normale».

Le prossime settimane saranno difficili per le truppe ucraine mentre gli invasori russi stanno cercando di rafforzare la loro presenza nei territori occupati. Lo ha detto Zelensky in un videomessaggio serale, citato dall'agenzia Ukrinform.

«Gli occupanti russi – ha affermato Zelensky – stanno cercando di dimostrare che non rinunceranno alle aree occupate della regione di Kharkiv, non rinunceranno alla regione di Kherson, al territorio occupato della regione di Zaporizhia e al Donbas. Da qualche parte stanno avanzando, da qualche parte stanno ammassando riserve, da qualche parte stanno cercando di rafforzare le loro posizioni. Le prossime settimane di guerra saranno difficili, e di questo dobbiamo essere consapevoli».

Il presidente ucraino ha infine chiesto ai Paesi stranieri, a partire da quelli che sostengono Kiev, di fare pressioni sulla Russia perché accetti uno scambio di prigionieri che porti tra l'altro alla liberazione dei combattenti che si sono arresi dopo essere rimasti a lungo trincerati nell'acciaieria Azovstal di Mariupol.

«Questa è una decisione politica che dipende dal sostegno di molti stati», ha sottolineato Zelensky, aggiungendo che Kiev ha già coinvolto l'Onu e la Svizzera, ma il processo è «molto complicato».