Epidemia e vaccini Kosovo: Vucic respinge critiche su vaccino a serbi del Nord

SDA

28.12.2020 - 15:12

Il presidente della Serbia Aleksandar Vucic (foto d'archivio)
Il presidente della Serbia Aleksandar Vucic (foto d'archivio)
Keystone

Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha respinto oggi le accuse della dirigenza di Pristina, secondo cui Belgrado avrebbe violato gli accordi fornendo in maniera illegale il vaccino anti-covid alla popolazione serba nel nord del Kosovo.

«Che mi dicano quale capitolo e quale articolo dell'accordo di Bruxelles è stato violato da Belgrado», ha detto Vucic rispondendo ai giornalisti nella conferenza stampa di fine anno. «È evidente che non abbiamo violato nessun articolo di quell'accordo», ha aggiunto, sottolineando come sia assurdo accusare qualcuno che distribuisce medicinali. In realtà, ha osservato il presidente, è Pristina che continua a venir meno alle intese raggiunte non attuando nessuno dei punti del quell'accordo, a cominciare dalla creazione della Comunità delle municipalità serbe in Kosovo.

La Serbia, che ha firmato contratti con le principali case occidentali produttrici di vaccino anti-covid, ha ricevuto all'inizio della scorsa settimana un primo lotto di poco meno di 5 mila dosi del vaccino Pfizer-BioNTech, e ha subito avviato la campagna di vaccinazioni, ancor prima del Vax Day celebrato ieri dai Paesi Ue. Parte del vaccino è stato inviato anche alla popolazione serba del nord del Kosovo, cosa questa che ha provocato immediate proteste della dirigenza kosovara.

Ieri la procura a Pristina ha confermato che sono in corso indagini, aggiungendo che nel caso dovesse essere accertato l'arrivo illegale del vaccino in Kosovo, verrà aperta una inchiesta penale. A denunciare il comportamento di Belgrado è stato oggi il premier kosovaro Avdullah Hoti, in un colloquio telefonico con il commissario Ue all'allargamento Oliver Varhelyi.

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